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Aggiornamenti prima del referendum

Creato il 14 dicembre 2012 da Baraem
Mercoledi' gli egiziani all'estero hanno votato, domani votera' la prima parte di Paese, Sabato 22 la seconda.
Come per le elezioni presidenziali ognuno dovra' votare nel proprio comune di residenza e per favorire gli spostamenti i biglietti dei treni saranno scontati del 50% per la I e II classe e gratuiti per la III.
La settimana passata e' stata molto interessante politicamente parlando.
Il Fronte di Salvezza Nazionale si e' mostrato molto disorganizzato e non sulla stessa linea di idee.
Il Gruppo di 6 Aprile si e' ideologicamente diviso tra i sostenitori  del voto NO al referendum e chi invece incitava a boicottarlo.
Lo stesso per il trio leaders  Sabbahi-Musa-El Baradei, ugualmente discordanti sulla questione. Alla fine Mousa ha deciso di sostenere il vosto NO anziche' boicottare.
Credo infatti che ora piu' che mai boicottare non sia la giusta scelta.
Le manifestazioni milionarie davanti il Palazzo Presidenziale sono continuate lo scorso martedi' e venerdi' ma il numero di partecipanti e' nettamente diminuito rispetto le prima manifestazioni.
Le tende sono state comunque rimontate ed ad oggi siamo a circa 2 settimane di sit in davanti il Palazzo di Morsi.
I fratelli (non) Musulmani hanno organizzato lo scorso martedi' una manifestazione milionaria che ha visto un'alta partecipazione.
Dura da invece una settimana il sit in nella zona di 06 Ottobre vicino Giza, nella sede televisiva Media City, di Abou Ismail ed i suoi seguaci salafiti che chiedono la chiusura dei canali televisivi che trasmettono programmi che incitano alla violenza. 
Il sit in e' stato sinora tranquillo, tantissime presenze e barbeque all'aperto hanno segnato la settimana che si e' conclusa sembra con l'aggressione da parte dei manifestanti alle auto del regista Khaled Youssef . 
Mentre il referendum e' alle porte, i leader liberali, di sinistra ed i gruppi liberali invitano la popolazione a votare NO, lo fanno nei talk show e durante le manifestazioni, limitando quindi enormemente i loro interlocutori.
I fratelli (non) musulmani invece si danno da fare. Oltre alla classica donazione di olio-farina-zucchero che li ha ormai resi famosi, scendono tra le strade, e sono davvero dappertutto.
Nelle metropolitane, nei caffe', nei villaggi di tutto l'Egitto, nei mercati, nelle universita', nelle moschee, e sono uomini e donne. Lo fanno pagati o gratuitamente per convinzione ideologica.
Ieri, in tv, in uno dei soliti talk show che ormai reputo inutili, un rappresentante del gruppo dei fratelli (non) mussulmani all'accusa di un liberale di "comprare i voti a suon di farina e olio" ha risposto "Noi diamo farina e olio da decenni, non solo da ora. La gente si fida di noi e se gli diciamo di votare si lo fanno senza remore. Voi dove eravate finora? e come vi state muovendo? chi vi conosce?"
Questa sua risposta, chiara e diretta mi ha dato davvero tanto da riflettere.
I liberali, i partiti di sinistra, i gruppi rivoluzionari, non sanno davvero come muoversi. Vogliono che il Popolo voti No, ma non riescono a trasmettere il loro messaggio se non hai pochi "eletti" che alla fine sono sempre gli stessi.
Chi guarda la tv o meglio i dibattiti televisivi o chi va in Piazza o alle manifestazioni. Ma su 85 milioni di abitanti, quanti ne riescono a raggiungere?
Perche' non girano l'Egitto, i villaggi, le campagne, i quartieri poveri, perche' non organizzano riunioni offrendo da bere o un pasto per attirare l'attenzione su di loro?
E non fermiamoci a pensare all'occidentale. Perche' l'Egitto non e' l'Occidente.
Qui c'e'  la fame, c'e' l'analfabetismo, ed e' la maggioranza assoluta.
Un uomo di famiglia senza risorse, accettera' di buon grado e con convinzione il consiglio di chi lo aiuta ad arrivare a fine mese o che gli offre un pasto caldo. Gli interessera' di meno invece seguire le idee di un leader che parla dai microfoni di una Piazza a 600 km da casa sua.
Ma non solo. La gente, la maggioranza, usa la religione come base di pensiero. Se i liberali usassero la "loro lingua", rapportando le loro idee alla religione, facendo capire al Popolo che alla fine non chiedono nulla di "blasfemo", quanti voti forse riuscirebbero a trasformarsi in NO?
Qui il Popolo per 30 anni non ha votato, per quasi 60 ha vissuto in un regime dittatoriale, e durante gli ultimi decenni chi li ha supportati, chi ha dato un conforto economico e sociale a chi moriva letteralmente di fame erano i Fratelli (non ) Mussulmani. Come possiamo pretendere ora che questa maggioranza non li sostenga? E lasciate perdere le manifestazioni, che per quanto grandi non sono rappresentative degli 85 milioni di persone che vivono in questo Paese e che neanche si interessano di politica perche' troppo impegnate a sopravvivere.
Questa lotta e' ad armi impari e sopratutto con sistemi impari.
I sondaggi dicono che l'80% degli intervistati votera' NO, ma mi chiedo se tra questi intervistati ci sono i contadini dei villaggi e le campagne del Nord e del Sud che occupano una grandissima fetta di popolazione e che spesso, anzi quasi sempre sono dimenticati.
Io credo che vincera' il SI .
E sara' inutile gridare ai voti comprati e all'olio e la farina. 
Bisogna che chi sta in politica ora, cambi sistema, e' inutile agire all'europea qui. Perche' cosi' facendo il messaggio sara' sempre limitato ed a vincere saranno sempre quelli che si mischiano tra la gente piu' povera, tra la maggioranza del Paese.
Chissa' in quanti hanno letto la costituzione ad oggi, le aziende di telefonia hanno agevolato (a loro vantaggio) la lettura della costituzione a tutti offrendo un servizio (a pagamento) per ricevere direttamente sul proprio cellulare gli articoli della Costituzione.
Intanto per oggi e' prevista un'altra manifestazione milionariaa Piazza Tahrir e davanti il Palazzo per gli oppositori di Morsi. I sostenitori di Morsi si muoveranno invece dalla Moschea Al raba Al Adawaya di Nasr City.
Gli incontri organizzati prima da Morsi e poi dall'esercito negli ultimi giorni non hanno portato gran risultati perche' la maggioranza non ha accettato il dialogo.
Ha fatto anche molto parlare ed indignare la decisione presa da Morsi, a seguito della richiesta dell'Alta Magistratura, di dare ai militari il pieno potere di arrestare i manifestanti qualora ce ne fosse bisogno (punto da definire questo..).
La decisione e' stata molto discussa anche a seguito del video diffusso dal giornale egiziano Al Ahram che mostra una vera e propria "sala delle torture" dove la polizia e i seguaci dei Fratelli (non) Mussulmani interrogavvano picchiando in maniera violenta i manifestanti per farsi dire chi li aveva pagati per stare li'.
Alla ricerca insomma della famosa "terza parte" cosi' in voga tra i presidenti egiziani.
Tornando alla costituzione, il referendum sara' diviso in 2 giornate perche' molti giudici hanno deciso di non sovraintendere le votazioni. Loro dicono perche' non approvano il governo Morsi, io dico perche' prenderanno "solo" 20.000 lire egiziane anziche' le 100.000 a cui erano abituati ai tempi di Moubarak.
Il NO sara' dato da chi reputa questa costituzione ambigua, non idonea o fatta da una minoranza che non rappresenta il Paese, il SI sara' dato da chi vuole la stabilita', chi sostiene i fratelli (non) musulmani e chi leggendo la Costituzione l'ha trovata molto buona.
I liberali, i partiti di sinistra, i gruppi rivoluzionari sostengono il NO, i fratelli (non) musulmani ed una parte dei partiti salafiti sostengono il SI.
Dico una parte perche' anche all'interno dei gruppi salafiti c'e' molta indecisione al riguardo, in quanto votare NO potrebbe dare a loro un enorme vantaggio che in pochi stanno valutando.
Se passasse il NO infatti, si dovrebbe comporre un'altra Assemblea costituente e stavolta a deciderla non sara' ne il Presidente ne il Parlamento (che non abbiamo) ma il Popolo.
Questo vuol dire che ci sara' un'elezione ed ha parteciparvi saranno i "piu' seguiti". Quale migliore occasione per i salafiti per puntare ad una Costituzione ad hoc super Islamica se non quella di non approvare questa di costituzione e mettersi nelle liste della prossima assemblea? Il seguito popolare sarebbe sicuramente enorme..
Finisco questo post con il video interessantissimo di un'intervista a Mama Salwa, meglio conosciuta come "la mamma dei rivoluzionari", colei che trascorse notte e giorno la Rivoluzione in piazza e che continuo' a farlo anche dopo durante tutte le manifestazioni che seguirono. Tutti gli egiziani la conoscono, e' un personaggio molto noto ed un'attivista molto combattiva che mise anima e corpo nella riuscita della Rivoluzione e la caduta di Moubarak.
Mama Salwa racconta che tutto quello che e' successo finora e' stato supportato dal vecchio regime che si e' infiltrato tra i manifestanti e li ha supportati finora puntando alla caduta del regime di Morsi.
Molto interessante se si capisce un po' di arabo, e sopratutto si ricolegga a quanto io e moltissimi altri abbiamo sostenuto finora.
Il link per vedere il video qui http://www.youtube.com/watch?v=ogMcgUNbnIQ
Aggiornamenti prima del referendum

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