Magazine Cucina
Come resistere ad un invito così? fatto da lei poi? io non ce l’ho fatta e mi son messa a cercare chi poteva essere la mia compagna di gioco!
Ho chiesto a Lucia e lei mi ha detto di sì! Addirittura mi ha detto che per lei sarebbe stato un onore, ma l’onore è stato tutto mio! Il contest è stato l’occasione di uno scambio di numeri di telefono e di telefonate e messaggi che prima d’ora non c’erano stati (se non sporadicamente). :D
Lucia… come dimenticarlo, è stata una delle prime a mettere un commento sul mio blog appena nato, con la quale con il passare del tempo, di commento in commento, abbiamo scoperto di avere figli della stessa età anche se di sesso diverso, un marito che lavora vicino a casa mia e che le porta a casa i prodotti tipici della mia zona, affinità elettive sia a livello di volontariato che di idee in generale… insomma ci siamo scoperte poco a poco, e direi che ci siamo piaciute (dico bene Lucia?) Insomma di post in post la nostra conoscenza continuava e continuavamo a riscoprire con immenso piacere che avevamo sempre più cose in comune!
E poi c’è stata la prima telefonata, dove ho sentito la sua vocina, leggera, dolce e pacata e con la quale mi è venuto terribilmente spontaneo parlare di cose, intime, personali come se ci conoscessimo da tanto tempo, come se dentro di me io sapessi che lei mi capiva, ed era così, mi ha capito e non solo mi ha saputo dire le parole giuste per confortarmi! (a proposito GRAZIE!).
Da questa telefonata è partito il piano di attacco, innanzitutto meno male che Genny ha posticipato la scadenza altrimenti ci sarebbe stato da ridere… o comunque sarebbe stato veramente arduo riuscire a postare; tutte e due siamo prese dai tanti impegni dei figli e delle relative scuole (mercatini & co), regalini home-made da produrre (purtroppo non sono riuscita nemmeno a postarne uno!:(), cenoni da preparare, e, io personalmente, ci aggiungo anche che sto iniziando una nuova avventura lavorativa che mi entusiasma ma mi sta assorbendo veramente tante energie e che si va a sommare ai già tanti impegni (il mio buon proposito per il 2011 è di ridurne una parte per sopravvivere, ce la farò? marito e figli si augurano di sì!).
E poi… la decisione della ricetta, non abbiamo avuto molti dubbi, io avevo trovato sulla “Cucina del Corriere” questa ricetta che mi sembrava veloce e pratica al tempo stesso, che poteva essere “riciclata” (si fa per dire, ovviamente!) per i cadeaux di Natale e subito la scelta si è fatta da sé: I Ricciarelli.
Per essere sincere, sincere non ce l’abbiamo fatta a farla contemporaneamente, (io di notte ovviamente, e non potevo costringere la povera Lucia a lavorare in notturna!) però ci siamo aggiornata strada facendo, l’idea era di farli con la ricetta sopracitata ma con la forma a losanghe classica, ebbene io non ce l’ho fatta granché, sembra facile a vedere quelli di Paoletta ma vi assicuro che non lo è!
Insomma ne ho fatti un po’ a losanghe e poi mi sono spazientita e li ho fatti rotondi! Risultato? Belli in entrambi i modi ma soprattutto BUONI, ho dovuto impacchettarli in fretta e furia perché il mostro maggiore se li stava divorando prima che raggiungessero la destinazione!
Mi ha detto io li lascio se prometti che li rifai! Certo, dico io, ma non ho ancora avuto il tempo!
Eccovi dunque la ricetta con il consiglio di rifarli, per voi, da regalare … insomma basta che li rifacciate assolutamente sono fantastici e spero che anche a voi portino bene come hanno portato a me, vi auguro di trovare nel web o nel mondo reale, una persona come Lucia che, come vedo da qualche periodo a questa parte, è la prova che in rete possono nascere belle amicizie con belle persone!!! Ma il resto ve lo racconto nel prossimo post!!
Ingredienti:
900 g di zucchero semolato
600 g di mandorle pelate
210 g di albumi
farina 00
zucchero a velo
Preparazione:
Tritate le mandorle finemente insieme con lo zucchero, poi impastatele leggermente con 60 g di albumi. Coprite il composto con la pellicola a contatto e conservatelo in frigorifero sino al giorno dopo: se lasciate la pasta per più giorni in stazionamento, quando verrà cotta “sfogherà” di più, cioè compariranno in bella evidenza le screpolature caratteristiche del ricciarello.
Togliete la pasta del frigorifero e lasciatela a temperatura ambiente per circa due ore, poi trasferitela sul piano di lavoro infarinato e mettete nel centro gli albumi rimasti. Impastate rendendo il composto il più omogeneo possibile, quindi, usando una miscela fatta con 100 g di zucchero a velo e 100 g di farina 00, infarinate il piano di lavoro e lavorate l’impasto, formando un filone da cui taglierete i pezzi della misura che più vi aggrada (io li ho fatti pressappoco come quelli della famosa marca conosciuta da tutti!) ho badato che fossero ben infarinati del composto di farina e zucchero a velo e li ho posizionati sulla placca del forno, un po’ distanziati tra loro, li ho lasciti riposare per un paio d’ore a temperatura ambiente e poi li ho cotti in forno preriscaldato a 160° per una decina di minuti, fino a che non hanno preso un po’ di colore (ma non troppo mi raccomando!) In teoria prima di infornarli bisognava schiacciarli leggermente con il palmo della mano e spolverizzarli con lo zucchero a velo (io però me ne sono accorta dolo ora riscrivendo la ricetta e non l’ho fatto, ma voi fatelo il risultato sarà sicuramente migliore del mio! ecco spiegato perché si erano crepati così poco =P )
Una volta sfornati li ho lasciati raffreddare e li ho impacchettati in un sacchettino di cellophane trasparente e ho messo un etichetta che mi sembrava che accentuasse l’eleganza che mi richiamano alla mente questi biscottini, tutto qui! I destinatari hanno apprezzato il dono e io… mi devo fidare, causa dieta non li ho nemmeno assaggiati!
Concludo qui ringraziando Genny per averci dato questa occasione e Lucia per essere stata una compagna di giochi fantastica! Sperando che la sincronizzazione dei nostri orologi abbia funzionato e che la programmazione automatica ci funzioni a tutte e due vi auguro un Buon 2011 e ci vediamo nel nuovo anno con il racconto di altre piacevoli conoscenze fatte in rete grazie agli swap natalizi!!
Buon Anno!!!!
ps sono tanto di corsa che le foto ve le beccate così come sono uscite dalla reflex, insomma senza barbatrucchi (non che io di solito ne usi di particolari, ma stavolta nemmeno un ritocchino! abbiate pazienza!! il tempo stringe!)
Katia
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