Derivati dagli “agnolotti” piemontesi, preparati con avanzi di carne, sono una specialità delle Langhe.
Lavorazione: La sfoglia prevede 10 uova per ogni chilo di farina doppio zero e poca acqua. Il ripieno, cotto con vino rosso invecchiato, è fatto con spalla di suino, verdure e aromi, tra cui scarola, cavolo, patate, spinaci, maggiorana e noce moscata.
Caratteristiche: La tipica forma si ottiene chiudendo gli agnolotti con un pizzicotto, stringendo le estremità con il pollice e l’indice.
Degustazione: Ricercate nel “cuore” gli aromi dela natura, conferiti dalle erbe locali, e avvertite il retrogusto tannico e vinoso.
Abbinamenti: Vengono esaltati da un semplice sugo d’arrosto o da burro fuso profumato con foglie di salvia; secondo la tradizione, si servono in scodella nel vino oppure conditi con il ragù.