Agrigento: 47 arresti per mafia, il nuovo clan è stato schiacciato sul nascere.

Sono 52 i fermi di polizia giudiziaria eseguiti dalla Squadra Mobile di Agrigento in collaborazione con la sezione anticrimine di Palermo e con lo Sco. Tra gli arrestati anche il presunto boss agrigentino Leo Sutera di Sambuca di Sicilia. Sutera e’ un professore dal pedigree mafioso di tutto rispetto (il padre venne ucciso in contrada “Gulfa” tra le campagne di Sambuca e Santa Margherita Belice) ed era appena uscito dal carcere dopo la condanna del 2000 per l’Operazione Cupola.
Gli altri fermi riguardano: Fabrizio Messina, un agente di polizia penitenziaria di Siciluana, Rosario Bellavia, l’imprenditore di Porto Empedocle Alfonso Tuttolomondo,Francesco Ribisi di Palma di Montechiaro, i fratelli Romeo ritenuti fedelissimi del clan Messina ( erano gà in carcere), una serie di imprenditori del cemento e del calcestruzzo come Guarraci, Traina di Porto Empedocle; Gagliano e Lo Mascolo di Siculiana.
 Sei gli arresti operati a Palermo dagli uomini dello Sco. Il blitz di oggi è stato chiamato “Nuova Cupola” , una continuazione dell’operazione che colpì nell’agosto 2000 quindici capi mandamento che si erano riuniti a Santa Margherita Belice per eleggere il nuovo capo di Cosa Nostra. 
 Oggi non c’era nessuna elezione in corso ma la consorteria criminale si era riorganizzata e operava in tutto il territorio. Sembra abbia stretto anche legami con Matteo Messina Denaro, che non potrà più fare affidamento a livello logistico di questa famiglia nascente, il gruppo aveva infatti ampia disponibilità di armi. Le accuse sono di associazione mafiosa, estorsione e detenzione di armi.

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