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Ai confini con la realtà: Splice

Da Sky9085

Ai confini con la realtà: SpliceC’è una sottile linea di confine che separa gli esperimenti genetici condotti al fine di migliorare le attuali condizioni di vita, e la sperimentazione genetica condotta sfidando le leggi della natura: al centro di questa riflessione si colloca l’ultimo film del regista italo-canadese Vincenzo Natali (regista di The Cube): Splice.

C’è molta attesa nei confronti di questo thriller fantascientifico che vede protagonisti, nei panni dei due scienziati Clive ed Elsa, Adrien Brody e Sarah Polley . V’è da dire che nella scelta dei nomi dei protagonisti vi è un chiaro riferimento al film anni ’30 “La moglie di Frankenstein”, diretto da James Whale, in cui il dott. Frankenstein era interpretato dall’attore Colin Clive e sua moglie era l’attrice Elsa Lanchester. <!-- google_ad_client = "pub-1400981854206536"; /* 336x280, creato 22/06/10 */ google_ad_slot = "1492473189"; google_ad_width = 336; google_ad_height = 280; //--> google_protectAndRun("ads_core.google_render_ad", google_handleError, google_render_ad);

Il film è prodotto da Guillermo del Toro, ed è stato già presentato in anteprima in Spagna, allo Sitges International Festival of Fantastic and Horror Cinema, e passata al Sundance 2010.

Nella trama di Splice Clive ed Elsa, due brillanti scienziati, hanno scoperto come manipolare il DNA di differenti specie animali per creare nuove forme di vita. Quando,però, decidono di lavorare sul dna umano l’azienda che li finanzia si tira indietro. I due decidono così di portare avanti il loro progetto di nascosto con una serie di esperimenti ai confini dell’etica. L’esperimento si rivelerà il più grande errore mai commesso : mischiando il DNA umano con quello di animali diversi ottengono creature fantastiche ed in particolare un organismo chiamato Dren. Ha l’aspetto di una bambina deforme e si sviluppa molto velocemente. Si trasforma inaspettatamente in una bellissima ma pericolosa chimera umana alata che crea un legame con i suoi creatori solo per poi spezzarlo mortalmente.

Splice rivela meccanismi cinematografici da vero e proprio horror: lo stesso Natali descrive la sua ultima opera come “un film serio ed emozionante, il cui scopo è di creare qualcosa si scioccante ma allo stesso tempo acuto e assolutamente credibile”.

Il film pone un interessante quesito: fino a che punto la scienza e la tecnologia possono spingersi? Quali sono i confini etici entro i quali agire? Il tema è quanto mai attuale,il nuovo miracolo della scienza: la creatura , nel film Dren, è nata per errore e rapidamente ed inaspettatamente è sfuggita al controllo del suo artefice. Dren è una creatura fantastica ma possibile, verosimile, ed è questo l’aspetto più sconcertante, che così proseguendo la fantascienza ci impiegherà poco a coincidere con la realtà.

Nonostante le numerose critiche Splice è un film da vedere e l’uscita nei cinema italiani si prospetta per il prossimo 13 agosto.


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