Rieccomi dopo un po’ di tempo a scrivere in questo blog. Mille impegni mi hanno tenuto lontatno dallo scrivere ma oggi ritorno per condividere un’esperienza magnifica a cui ho preso parte. A gennaio infatti per otto giorni ho avuto modo di partecipare al kagami biraki organizzato al Dojo Seishinkan di Amburgo.
Un evento lungo una settimana caratterizzato da due momenti di pratica giornalieri, mattina e sera. Un’ ottima occasione per poter migliorare la mia conoscenza del tendoryu aikido avendo l’occasione di praticare nel dojo del referente europeo di tale disciplina – Eckhardt Hemkemeier Sensei – amplificata anche dalla presenza di Milan Velickovic Sensei responsabile per la Serbia del Tendoryu aikido.
Non c’è bisogno di dire che è stata una fantastica esperienza, arricchente dal punto di vista tecnico e spirituale. Molti insegnamenti, molti spunti di riflessione che mi hanno permesso di capire meglio quello che pratico, di entrare più in profondità nella via che ho deciso di intraprendere. Ma anche ribaltoni tecnici, approfondimenti, variazioni. Ma anche rinunce.
Sì, perchè per crescere bisogna lasciar andare i vecchi pensieri, abbandonare ciò che si pensava di sapere o di essere, fare i conti col proprio ego scendendo a patti con esso, svuotare la tazza per riempirla di concetti nuovi e più raffinati. In otto giorni di pratica mattina e sera ho assaporato un senso di rinnovamento, di rinascita e di consapevolezza… di rinnovata consapevolezza che il cammino intrapreso sia quello giusto per me. E anche se sono solo all’inizio, anche se sto solo grattando la superficie del grande tesoro dell’aikido sento di essere sulla strada giusta. Praticare, praticare e ancora praticare.
Praticare la forma all’infinito è necessario per svelarne la vera sostanza. Praticare all’infinito per educare noi stessi a percorrere sempre la via della pace con umiltà. Aikido è una disciplina del budo e budo significa educazione, significa educare noi stessi a vivere in pace e armonia col prossimo. Per farlo dobbiamo prima metterci a nudo, conoscere noi stessi… la nostra vera natura… e solo dopo lavorare per migliorarci!
Molti dojo celebrano il rito del kagami biraki per ricordare la loro prima sessione dall’allenamento dopo il Capodanno. Kagami significa specchio e hiraki (biraki) significa apertura, con il senso anche di svelare, venir fuori; lo specchio sta a significare la nostra vera natura. Ecco il senso di questa intensa sessione di pratica. Ecco il motivo di questi otto giorni: smontare pezzo dopo pezzo ciò che pensavo di aver raggiunto per ricostruirlo più solido e migliore di prima. Il primo giorno di pratica dopo il capodanno, lasciando il vecchio per far posto al nuovo, in tutti i sensi. Come è nato il nuovo anno, è nato anche un nuovo me stesso, è nato un nuovo inizio.
Commenti
commenti
SCRIVERE UN COMMENTO e condividere questo post sui social networks! Per ricevere gratis altri favolosi articoli -->> RSS feedThe following two tabs change content below.- Bio
- Ultimi Post
- Aikido: kagami biraki ad Amburgo - 20 febbraio 2015
- Hakama: questa sconosciuta - 28 novembre 2014
- Seminario Aikido con Eckhardt Hemkemeier a Solferino - 14 novembre 2014