Prende oggi il via la sedicesima edizione di Cinemambiente, il film festival dedicato alle tematiche ambientali. Dal 31 maggio al 6 giugno a Torino verranno proiettati film, documentari, corti che hanno come protagonista indiscussa una sola grande attrice: la Terra. 80 i film presentati durante la rassegna di quest’anno, suddivisi tra le sezioni competitive nazionali ed internazionali.
La lunga tradizione di Cinemambiente nasce nel 1998, e raccoglie ogni anno decine di film ambientali a livello internazionale. La visione delle pellicole è accompagnata da dibattiti, incontri con gli autori, mostre, spettacoli teatrali, concerti. Tra le sedie del Circolo dei Lettori e i tavoli del Blah Blah si terranno gli Ecotalk, dibattiti con figure internazionali dell’impegno ambientalista.
Il cuore della rassegna è il Cinema Massimo, ma la città tutta viene invasa da eventi legati al festival; è da sottolineare che Cinemambiente è una manifestazione organizzata completamente a impatto zero, e che gli spostamenti per la città di ospiti e staff vedranno l’ausilio di auto elettriche e di bike sharing.
A inaugurare la prima giornata del festival c’è l’anteprima internazionale di The Fruits Hunters, un film diretto da Yung Chang che narra il mondo dei “cacciatori di frutta” che girano il pianeta alla ricerca di frutti rari ed esotici: un viaggio fino alle radici dell’uomo, lì dove l’agricoltura è nata, che vede protagonista del film Bill Pullman.
All’interno del Concorso Internazionale Documentari spicca il reportage sui porno attivisti di Fuck for Forest, uno sguardo sulla prima organizzazione no profit erotica ambientalista, che con il ricavato della vendita di video porno amatoriali compra ettari di foresta amazzonica, salvandoli così dalla distruzione.
Il Concorso Documentari Italiani vede invece, tra le tante, la presenza di Se io fossi acqua, documentario sul dopo inondazione del 2011 a La Spezia e Massa Carrara.
Tra le competizioni del festival spuntano quest’anno due nuove categorie: il Concorso Internazionale Documentari One Hour, dedicato ai documentari internazionali della durata inferiore ai 60 minuti, e il Concorso “La casa di domani”, cinque film che si occupano di tracciare l’aspetto sociale, economico, ambientale di una società futura, guardando con occhio critico alle problematiche della contemporaneità.
La giuria internazionale e nazionale è composta da esponenti del mondo del cinema, della cultura e dell’ambientalismo: Presidente della Giuria Internazionale è Maurizio Nichetti.
Il festival sarà chiuso mercoledì 5 giugno dall’anteprima di Un mondo in pericolo, di Markus Imhoff, un documentario che affronta il problema ambientale dello spopolamento degli alveari, una sindrome che potrebbe potenzialmente avere conseguenze devastanti per l’intero ecosistema.
articolo di Gabriella Dal Lago