Un’altra manifestazione studentesca si è svolta oggi a Tirana, in Albania. Il motivo della discordia tra contestatori e Governo è sempre lo stesso da mesi, la riforma dell’Istruzione superiore varata dal governo di Edi Rama. Centinaia di studenti universitari si sono raccolti oggi di fronte agli uffici del Parlamento per manifestare il loro dissenso nei confronti di una legge che, benché difesa a spada tratta dall’Esecutivo, oltre a non affrontare i reali problemi del mondo accademico albanese, quali corruzione ed alti costi per studenti che, spesso, non possono permettersi di proseguire gli studi, utilizza i soldi delle rette (aumentate dalla riforma) pagate da chi frequenta l’Università pubblica, per finanziare gli istituti privati. Il Governo, al quale i manifestanti chiedono da mesi di poter avviare un confronto costruttivo, con il fine di riscrivere la legge in maniera partecipata, non ha però dato segni di voler cedere e, men che meno, di voler ascoltare le richieste dei comitati organizzatori della protesta; una nostra fonte sul posto, Alban Pira, dichiara infatti “dal Governo nulla, solo la solita propaganda”. Le organizzazioni studentesche però annunciano ogni giorno tramite i social network di non aver intenzione di arrendersi finché qualcuno non ascolterà le loro ragioni. da Notizie Geopolitiche
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