Albertini, ex sindaco di Milano ed europarlamentare del Pdl , è preoccupata per le sorti della città lombarda e capitale della moda.
Onorevole Albertini , cosa sta succedendo?
“Non possiamo non constatare che si stanno configurando insieme alcuni aspetti critici nella vita sociale e amministrativa di questa città , che è bene che emergano e non rimangano nascosti come fiumi carsici”
Partiamo dall’inchiesta sulla vicenda Montecity. La magistratura ha disposto il sequestro del nuovo quartiere San Giulia , uno dei progetti più prestigiosi degli ultimi anni. Sono state scoperte scorie sepolte nei quartieri. Il sindaco Moratti si tira fuori. Dice che è colpa di Regione e Provincia. E’ d’accordo?
“No. La mia amministrazione c’entrava eccome. Siamo stati i primi ad intervenire. Non avendo gli strumenti tecnici abbiamo chiamato l’Arpa , il nucleo batteriologico e quello radiologico dei Vigili del Fuoco. Tutto parte da una denuncia alla Procura fatta dalla Polizia locale su segnalazione dei cittadini durante il nostro mandato”
E come la mettiamo con le infiltrazioni della ‘ndrangheta?
“Noi abbiamo sottoscritto in collaborazione con la Procura i patti d’integrità che escludevano dagli appalti le imprese che dichiaravano il falso nei loro rapporti di partecipazione evitando i cartelli”
Poi cosa è cambiato?
“L’importante è comportarsi come un buon giardiniere. Che non va in vacanza solo perché ha piantato i semi ed estirpato la gramigna. Altrimenti il giardino cresce senza controllo”
Teme il giudizio degli elettori l’ano prossimo?
“Una volta ho incontrato il sindaco di Toronto Lastman. Era in carica da 25 anni. Nel suo ufficio aveva appeso una vignetta con una sua caricatura su un’auto sommersa dalla neve con la scritta : Dio batte Lastman dieci a zero. Un sindaco deve curare la sua città”
Sta chiedendo al sindaco Moratti un’inversione di rotta?
“L’ha già fatta. La si vede sempre più nei mercati e vicina alla gente rispetto alla precedente dimensione aristocratica. Un sindaco non deve fare il cancelliere. A questo già pensa il Ministro degli Esteri. Anch’io da sindaco , ho incontrato una quarantina di capi di stato , ma se oggi ci sono 30 miliardi di imprese di tutto il mondo che stanno investendo su Milano per riqualificare 11 milioni di metri quadrati lo si deve al lavoro fatto prima. Gli investimenti attirano sempre anche criminali. L’importante è non abbassare la guardia. Mi prendevano in giro quando mi definivo un amministratore di condominio”
L’Expo che Milano dovrà organizzare nel 2015 è sempre bloccato. E’ preoccupato?
“Fin dall’inizio ho pensato che senza commissario ad acta , sarebbe stato difficile fare questa manifestazione. Ne sono ancora convinto. E’ vero che la Moratti è stata nominata commissario straordinario , ma solo in surroga all’inefficienza della società di gestione. Non ha i poteri di un commissario ad acta. Finora l’Expo è stata una brillante operazione di marketing urbano. Ma in questo momento è come la Divina Commedia , come se Dante l’avesse solo immaginata senza averla scritta. In cinque anni ce la possiamo ancora fare , ma si deve partire”
Il governo , dunque, dovrebbe scegliere tra Formigoni e la Moratti
“Un bel problema. Se sceglie Formigoni sconfessa il sindaco in carica a pochi mesi dalle elezioni. SE punta sulla Moratti rischia di aprire un conflitto con chi gioca un ruolo fondamentale nell’Expo”
C’è chi sostiene che lei sarebbe pronto a ricandidarsi nel 2011 con la sua lista civica
“Lo escludo. Farebbe solo male al sindaco in carica e al Pdl. Sono inviti che possono anch essere graditi , ma in fasi diverse da quelle attuali”
madyur