DISASTER
C'ERA UNA VOLTA L'ARRESTO DI MANOVELLA E C'E' ANCORA DOPO 100 ANNI (DISASTROSAMENTE)
QUANDO LA TERRA È FOTTUTA DA UN CARTONE ANIMATO
La stop-motion, meglio nota come animazione a passo uno, ovvero la ripresa fotogramma per fotogramma che inganna il cervello umano, dando la sensazione del movimento, pare sia stata immaginata e realizzata per la prima volta da un oscuro operatore di Thomas Edison. Nel 1895! In realtà già Georges Méliès, intraprendente prestidigitatore, aveva colto lo straordinario potenziale della " macchina cinema ", mentre Max Fleischer ( " Betty Boop ", " Popeye ") ideò, nel 1915, il rotoscopio: una macchina capace di catturare il movimento degli attori e degli oggetti per trasferirlo ai pupazzi. Successivamente Willis O' Brien con Un mondo perduto e ancor più con King Kong , nel 1933, influenzò la lunga carriera del produttore cinematografico statunitense Ray Harryhausen. Questi fu, così, indotto a occuparsi di animazione in maniera professionale, tanto da realizzare Gli argonauti e Scontro di titani, film che si caratterizzano per la interazione realistica dei personaggi creati e animati con la tecnica della animazione a passo uno, nell'ambito dei film in live action. Nel 1953 realizzò Il risveglio del dinosauro, film fondamentale, in cui usò lo split-screen, tecnica poi chiamata dynamation, con cui le miniature paiono interagire coi protagonisti. Fu fonte di ispirazione per Godzilla, come hanno più volte ammesso Tomouki Tanaca e Ishiro Honda. Per realizzare questa tecnica è fondamentale la story board: l'insieme di disegni che rappresentano la traccia di ogni scena. Ovviamente nel cinema d'animazione risulta essenziale per la laboriosità della tecnica nonché un modo per risparmiare ed evitare incongruenze. L'evoluzione è la video board che consente l'arricchimento di ogni sequenza proiettata con la musica e i dialoghi provvisori. Si consegue, in tal modo, i medesimi risultati della story board, ma anche la verifica dei tempi di ripresa, nonché il ritmo registico. Questa tecnica, con il sistema digitale motion capture, che ha sostituito il rotoscopio, continua a diffondere magia e autenticità anche nelle più recenti produzioni; i pupazzi di plastilina, o di altre sostanze similari, con l'anima di fil di ferro e giunture, più o meno mobili e nobili, continuano a impersonare l'umanità protagonista di commedie o tragedie, nel panorama di un mondo messo più o meno esattamente a fuoco.
Disaster! La terra è fottuta
Lo stravolgente e dissacrante film Disaster! La terra è fottuta, U.S.A., 2005, diretto da Roy T.Wood, pupazzi di Morgan Hai, writers sono Paul Benson e Matt Sullivan, voci prestate da Lucinda Chrisman, Tommy Lee, Mick Mars, Nikki Sixx, Vince Neil, Glen Morshover, doppiato in italiano, è atterrato pure in Italia, malgrado in molti abbiano pensato che non sarebbe mai successo: è stato trasmesso al cinema Europa, nell'ambito del F.F.F. il 30. 01.2009. Ovviamente è tributario delle tecniche descritte. Non è, però, per nulla legato ai film che l'hanno preceduto sul piano della trama e dei contenuti; pesca, invece, a piene mani nel cinema catastrofico prodotto a iosa dall'industria cinematografica americana negli ultimi anni. L'incipit, nel ricalcare la trama di Armageddon, sembra voler orientare il film verso una rappresentazione tragica del destino dell'umanità: un astronomo onanista, intento, ovviamente, a masturbarsi, individua un enorme asteroide che minaccia la terra. L'allarme conseguente è giustificato e si pensa, ormai, a come ripopolare il pianeta dopo la distruzione: sarà il presidente degli U.S.A., messicano, a sacrificarsi dandosi da fare con donne superdotate. Ma si intravede uno spiraglio di salvezza: un manipolo di eroi atterrerà sull'asteroide per collocarvi testate atomiche.
In questa trama ruotano mille protagonisti intenti a dileggiare tutti e tutto, dal Governo alle minoranze etniche, dall'esercito ai diversamente abili, tra cui si individua il grande scienziato Stephen Hawking (chiamato nel film Stephen Mawking!), intento a scorrazzare con la sua sedia a rotelle per il Pentagono. La satira tocca le mille debolezze umane e si incentra anche sugli assurdi che appaiono tanto più clamorosi quanto realistici. Basti pensare alla scelta di buttare a mare un equipaggio di elicotteristi per salvare una scimmia. Intanto l'umanità ed il mondo animale si esprimono in mille sfaccettature: terminator gay, cani che mangiano testimoni di Geova, scoiattoli cannibali, una incessante serie di investimenti di pedoni, sesso sfrenato: neppure le pacifiche mucche si salvano da assatanati speaker televisivi. Satira che si estende anche ai supereroi, ormai sull'asteroide: devono praticare dei fori per inserire le testate nucleari; l'imprevisto più negativo possibile si verifica: si rompe la trivella. Una ragazza tira fuori il suo supervibratore e lo offre per risolvere il problema e praticare i necessari buchi! L'infinita serie di gag è riuscita a dividere la sala in due: si sono udite solo risate maschili. Tuttavia, non è dato sapere se l'altra parte del pubblico, nel buio della sala, non abbia sorriso, almeno in qualche occasione.
Bologna, 01.02.2009 Michela Orlando