BUDDY LOVE: IL PROFETA DELL'AMORE &
IL MAESTRO FRANCIS: IL GURU DEL FEELING
www.buddylove.it
LA CANZONE CHE NON CANTAMMO
Il 26 agosto 2010 alla LOCANDA APPENNINO
Champagne
Per brindare a un incontro
Con te
Che già eri di un altro
Ricordi c'era stato un invito
Stasera si va tutti a casa mia
Così
Cominciava la festa
E già
Ti girava la testa
Per me
Non contavano gli altri
Seguivo con lo sguardo solo te
Se vuoi
Ti accompagno se vuoi
La scusa più banale
Per rimanere soli io e te
E poi gettare via i perché
Amarti come sei
La prima volta l'ultima
Champagne
DUE MUSICISTI DA SALVARE
E SPEDIRE NELL'UNIVERSO
PER DIRE DI QUESTA NOSTRA TERRA
A CHI NON LA CONOSCE
DAL LORO SITO:
Buddy Love & il Maestro Francis nascono nel freddo e inospitale Natale 2002 dalla fantasia di due vecchi amici e dalla nostalgia per le atmosfere dei vecchi film di Frank Sinatra & Dean Martin.
Il loro è un mood deliberatamente fifties, tra kitch ed eleganza, sul labile confine tra finzione e realtà, ironia e glamour per ritrovare la classe e lo stile, attraverso la musica indimenticabile che ha fatto sognare intere generazioni.
La loro missione è quella di rinnovare i fasti delle atmosfere fifties: tra Las Vegas e un chiaro di luna a Montecarlo, un cocktail e una serata seducente….tra belle donne in tacchi a spillo e abiti da sera…con un sorriso…attraverso un tributo alle voci più indimenticabili della storia della musica.
Partendo dalla voce di velluto di Frank Sinatra, attraversando la sensualità di Dean Martin, sino ad arrivare all'energia di Elvis, a quella di Louis Prima e Tom Jones, Buddy Love & il Maestro Francis propongono un repertorio di indimenticabili ballads che hanno fatto sognare il mondo.
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Cantavano da un quarto d'ora, non di più. Erano scoccate le 21.30. Dalla sala si alzò una voce: Ci cantate una canzone di Peppino di Capri?
Il cameriere, con atteggiamento ispirato, lasciava andare velocemente, con movimenti virili e contemporaneamente eleganti, una forchetta in una scodella bianca. Gocce di sudore imperlavano la sua fronte ampia, adornata di capelli scuri e radi. Ogni tanto arrestava i movimenti; si guardava intorno con il suo sguardo nero; all'improvviso arrestava anche lo sguardo, sbatteva le ciglia e tornava al gesto originario. Stavolta agganciava qualcosa e la tirava verso l'alto: una pasta spumosa e bianca iniziava la sua discesa verso la scodella e lui coglieva l'attimo dell'impatto per aggiungere del liquido nero e profumato; poi toccava a dei chicchi di caffè. Quello era un sorbetto preparato e servito direttamente a chi lo aveva richiesto. Quello è un modo per farsi i muscoli, racconto il simpatico cameriere; quello è un modo per ingrassare, forse. Intanto le note di Always on my mind avvolgevano tutti; una bella biondina, una signora molto fine, si alzava e usciva; si sedeva su una poltrona e fumava, ispirata, la sua sigaretta da fine pasto. Le note del Maestro Francis, GURU DEL FEEELING, e la voce di Buddy Love accompagnavano le lente volute di fumo. E i pensieri dei presenti:
Maybe I didn't treat you
Quite as good as I should have
Maybe I didn't love you
Quite as often as I could have
Little things I should have said and done
I just never took the time
You were always on my mind
You were always on my mind
Tell me, tell me that your sweet love hasn't died
Give me, give me one more chance
To keep you satisfied, satisfied
Maybe I didn't hold you
All those lonely, lonely times
And I guess I never told you
I'm so happy that you're mine
If I make you feel second best
Girl, I'm sorry I was blind
You were always on my mind
You were always on my mind
Tell me, tell me that your sweet love hasn't died
Give me, give me one more chance
To keep you satisfied, satisfied
Little things I should have said and done
I just never took the time
You were always on my mind
You are always on my mind
You are always on my mind
La donna che aveva richiesto Peppino di Capri applaudiva ogni qualvolta il pathos di Buddy Love lo richiedeva: dinoccolato; avvolto nella sua camicia brillante, stretta dalla cintura su cui spiccavano poche lettere ricoperte di qualcosa luccicante; mentre una mano tratteneva il microfono, l'altra trascinava con se il braccio; lo sguardo era nascosto dietro occhiali scuri. Con lievi ancheggiamenti e sottili ammiccamenti di gesti eleganti, sottolineava i silenzi tra una nota e l'altra; il rullo dei tamburi; l'acuto, che di li a poco era destinato a diffondersi, aggiungendo quel tocco di ironia che non ricordavi di aver colto nella canzone.
E lei, la donna che ossessivamente vorrebbe ascoltare Champagne e una rivisitazione di Peppino di Capri ha in mente quelle parole:
Per un dolce segreto
Per noi
Un amore proibito
Ormai
Resta solo un bicchiere
Ed un recordo da gettare via
Lo so'
Mi guardate lo so'
Vi sembra una pazzia
Brindare solo senza compania
Ma io
Io devo festeggiare
La fine di un amore
Cameniere champagne
Cameniere champagne
Quando meno se lo aspetta un altro napoletano irrompe con le sue melodie, con la voce di Buddy Love: Alan Sorrenti. Le note stavolta si diluiscono nel silenzio di quel tavolo, da dove proviene la richiesta incessante: Tu sei l'unica donna per me
Dammi il tuo amore
non chiedermi niente
dimmi che hai bisogno di me
tu sei sempre mia anche
quando vado via
tu sei l'unica donna per me
quando il sole del mattino mi sveglia
tu non vuoi lasciarmi andare via
il tempo passa in fretta,
quando siamo insieme noi
e' triste aprire quella porta
io restero' se vuoi,
io restero' se vuoi
dammi il tuo amore
non chiedermi niente
dimmi che hai bisogno di me
tu sei sempre mia
anche quando vado via
tu sei l'unica donna per me
quando il sole del mattino mi sveglia
tu non vuoi lasciarmi andare via
il tempo passa in fretta,
quando siamo insieme noi
e' triste aprire quella porta
io restero' se vuoi,
io restero' se vuoi
sei proprio tu l'unica donna per me
il resto non conta se io sono con te
non voglio andar via
se ti perdo non ho
Buddy Love la canta con tanto di quel finto coinvolgimento che nemmeno ti accorgi della sostanza: forse gioca, forse la sa più lunga di quel che sembrerebbe. Non è forse quello il senso dei capelli ossigenati? Non ruota tutto attorno all'evidente intenzione di cantare americano, o sentimentalmente, per richiamarti alla mente sensazioni vissute, ma con un pizzico di estensione vocale in più; quel tanto che ti serva a capire che la sa lunga, che gioca, che ti prende simpaticamente in giro, che si diverte e vuole che tu ti diverta?
Ogni tanto la donna ci riprova: Peppino di Capri…
Abbiamo compreso dove vuole giungere: ha l'atteggiamento di chi intende un po' sfrenarsi, e forse ha qualcosa da farsi perdonare. Quella vorrebbe sentire: Champagne per brindare a un incontro…
Il Maestro Francis, il GURU DEL FEELING, è l'altro, l'altra metà della coppia canterina: suona ed enfatizza appropriatamente le buone attitudini di Buddy Love. Già nella presentazione ha dispiegato la voce per annunciarlo. Tutti hanno avuto voglia di applaudire. Poi è arrivato: il caschetto biondo; la camicia luccicante; la cintura con il nome luccicante; due gambe che iniziano direttamente dal petto e giungo lunghe verso piedi luccicanti, anch'essi, alla americana maniera anni '60. Uno spasso e una operazione nostalgia mitigata dalla autoironia. Incantevoli. E incantevole è anche il posto: Predappio; a metà strada tra il centro e Predappio Alto. Tra questi due agglomerati c'è il cimitero: dove riposano, così si dice, ma chissà se sarà vero, se è così che accade, i resti mortali di molta gente. Tra questi quelli di Mussolini.
La voce torna a farsi sentire: Ma potete cantare qualcosa di Peppino di Capri?
Per tutta risposta il Maestro Francis, IL GURU DEL FEELING, canta, lascia che Buddy Love riprenda fiato. Julio Iglesias sembra materializzarsi; ma anch'egli, anche la sua voce, viene rivestita da una sottile ironia: IL GURU DEL FEELING sa farlo molto bene; nessuno trova alcunché da obiettare; gli applausi si succedono, a scena aperta.
Una bambina sui 7-8 otto anni balla. È bionda; bellissima, e la sua coda di cavallo la rende straordinariamente frizzante e simpatica. Si agita e le gambe non stanno mai ferme. Anche la testolina partecipa alle coreografie che inanella a ogni variazione delle note; è tutto bello e lei è davvero capace di seguire il ritmo. Si ha la sensazione che balli già quasi per mestiere o che conosca addirittura la successione delle canzoni.
Così, una dopo l'altra, in un ordito fine, elegante, lieve e coinvolgente, senza che sia mai perduta la filigrana della ironia, Il MAESTRO FRANCIS, il GURU DEL FEELING, e BUDDY LOVE, IL PROFETA DELL'AMORE, lasciano dipanarsi il loro repertorio; una dopo l'altra canzoni senza tempo si avvicendano. È un tessuto fine il loro spettacolo; è un cielo stellato nella notte nera; è l'atterraggio di un UFO sulla spianata che li attende come se la natura avesse voluto metterla lì apposta, sapendo che prima o poi sarebbe accaduto: quei due meriterebbero ben altre platee? Meriterebbero ben altri palcoscenici? No: quei due sono bravi e suscitano entusiasmo già lì. E cosa vorrebbe di più un artista? Ne abbiamo visto di asini raglianti su palcoscenici ambiti! Ne abbiamo visti così tanti che ci siamo dette: noi no, noi non lo faremo mai. Ci siamo vergognate fino al punto di non cantare neppure sotto il getto di acqua della doccia più gradita.
La camicia del Maestro Francis è color vinaccia. È elegante nelle sue rouche; i tratti regolari del viso lascerebbero pensare a una buona indole, a una serenità interiore raggiunta sapendosi coltivare. E canta anche Julio Iglesias senza perdere l'occasione di raggiungere vette da falsetto vocale, enfatizzando la sensazione che quei due giochino, che prendano in giro con gran buon gusto; e che si prendano in giro. Poi, quando meno te lo aspetti, tirano fuori virtuosismi vocali che ti lasciano basiti: quei due meriterebbero altri palcoscenici? Altri spettatori? No! Quei due sono felici e distribuiscono felicità.
Lo spettacolo volge al termine. La bambina bionda è felice. La bambina bionda si stringe al Maestro Francis e con quanto feeling lo faccia non sarà possibile narrarlo. Quella bimba è la nipote del Maestro Francis. Non lo sapevamo. Il loro abbraccio è distolto dalla signora che richiedeva Peppino di Capri: Volevamo sentire Champagne…
Buddy Love e il Maestro Francis sorridono, divertiti. Distribuiscono sorrisi e i loro bigliettini da visita: da un lato c'è scritto BUDDY Love . Il Buddy è composto da brillanti. Tutto su fondo nero. Dall'altro lato: BUDDY LOVE IL PROFETA DELL'AMORE & IL MAESTRO FRANCIS IL GURU DELL'AMORE. Segue un numero di telefono e: www.buddylove.it; [email protected] Alla destra della scritta: BUDDY LOVE a metà busto, in occhialoni; microfono trattenuto dalla mano destra; il braccio sinistro proiettato verso l'alto. Non sta cantando Champagne…
Saranno alla Locanda Appennino, Predappio, di nuovo il 16 settembre. Chi passasse di lì si fermi pure: riceverà la propria dose di sorrisi, di buon umore, di simpatia, di buona musica. E, se vorrà, potrà chiedere l'autografo a due Artisti con la A maiuscola.
Le foto: I - Buddy Love.
II - Il Mestro Francis.