Alex Schwazer: i dopati sono gli altri!

   Adesso, Alex Schwazer, sei diventato un mostro… non puoi avere la faccia d’angelo, gli occhi azzurri, i capelli biondi, vincere le Olimpiadi a Pechino, essere persino altoadesino (come se un calabrese o un siciliano fosse di per sé poco affidabile moralmente…) e farti trovare positivo all’Epo. No, non puoi. Hanno costruito sul tuo personaggio una bella favola da raccontare, sei stato chiamato come testimone pubblicitario di merendine, insieme al biondo tuo fratello, hanno appiccicato addosso al tuo visino la nomea di bravo ragazzo, si sono appropriati del tuo nome e di tutta la tua persona per prosperare con i propri affari. E tu? Li hai traditi? No, li hai soltanto resi partecipi del fatto che i veri dopati sono loro, tutti quelli che intorno a te si sono “drogati” con il tuo personaggio. A questi ipocriti, farisei, che parlano di delusione e si stracciano le vesti tu non puoi più rivolgerti se non con il capo chino… Adesso ti chiuderanno tutte le porte, non gli servi più… C’è chi in queste ore  rammenta quanto avvenuto a Marco Pantani, e puntualmente dimentica le vere responsabilità della fine di quello straordinario atleta. Gli assassini sono sempre loro, sono i tifosi, sono i padroni dello sport che impongono una logica abominevole pur di mandare avanti un carrozzone infame e disumano. Un tempo c’era la carne da cannone, ora c’è quella da primato, olimpico o mondiale poco importa… Voi siete gli assassini, assassini di verità, di onestà, e vi dopate davvero scaricando poi il giocattolo che non vi piace più e vi imbarazza. Voi dovreste essere puniti e scaricati per il male che avete fatto e continuate a fare con la vostra falsa morale. A voi io darei la squalifica a vita…

Marco Vignolo Gargini