Nel contesto delle storie del degadro, allestita presso la "Conciergerie", dove Maria Antonietta ha vissuto fino alla sua morte, la cattiveria e l'irriverenza che era parte dell'anima di McQueen, ha trovato animo la sfilata per l'autunno-inverno 2011/12 firmata Alexander McQueen. L'evento, infatti, si è svolto presso la Conciergerie, una prigione medievale di Parigi, noto come "l'anticamera della ghigliottina".
Per addensare la trama ancora oltre il dovuto, Sarah Burton, ha reso la sfilata di una bellezza sconcertante, con abiti fuori sia dalla concezione di fantasia, che nella perfezione della loro esecuzione.
Il tema dello show è stato improntato su "La regina della neve e la sua corte" che ha aperto con tre abiti tutti in bianco; "Abbiamo iniziato con un regale, nobile donna, ma una donna che è sopratutto romantica" ha detto Sarah Burton, ormai designer per la maison.
Pelliccia e lunghi vestiti con forme estremamante femminili, abiti decorati da fibbie di pelle e frange lunghe, abiti di lana e abiti di chiffon. Stampe in porcellana in frantumi, dipinte a mano, ma i corpetti da cui sono esplose le gonne, sono stati i simboli reali di questa collezione, tra cui un abito con un corsetto di porcellana, che è stato realizzato come un pezzo unico, frantumato, e cucito singolarmente pezzo per pezzo su una base di tessuto.
"Mestiere della mano è una grande ispirazione", Burton ha detto dietro le quinte. "Ma dopo quello che abbiamo passato a fare questi vestiti, io capisco perché abbiamo avuto una rivoluzione industriale".
Stivale con tacco imponente ma allo stesso tempo libero o stivale alto con lacci incrociati; elmi d'argento come fermagli per capelli.
Sarah Burton, dopo lo show, è riuscita, forse, ad affermarsi come un talento, che però ha cercato ancora una volta di restare legata allo stile e alle caratteristiche della moda di Alexander McQueen, ma a parer mio, senza arrivare al risultato che sperava.
In the context of the stories of degadro, held at the "Conciergerie", where Marie Antoinette lived until his death, malice and irreverence that was part of the soul of McQueen, found the mood for autumn-winter fashion show 2011/12 signed Alexander McQueen. The event, in fact, took place at the Conciergerie, a medieval prison in Paris, known as "the antechamber of the guillotine."
To thicken the plot even further due, Sarah Burton, made the astonishing beauty of a fashion show with clothes off is the concept of imagination, that the perfection of their execution.
The theme of the show was based on "The Snow Queen and her court," which opened with three dresses all in white "We started with a regal, noble woman, but a woman who is especially romantic," said Sarah Burton now a designer for the house.
Dressed in fur and long forms Extremely feminine dresses decorated with leather buckles and long fringes, woolen clothes and chiffon dresses. Prints shattered porcelain, hand painted, but the vest which exploded skirts, were the real symbols of this collection, including a dress with a corset made of porcelain, which was created as one piece, crushed, and individually sewn piece by piece on a fabric base.
"Craft of the hand is a great inspiration," Burton said backstage. "But after what we've been making these clothes, I understand why we had an industrial revolution."
High-heeled boots, imposing yet leisure or high boots with laces cross, silver helmets as hair clips.
Sarah Burton, after the show is successful, perhaps, to establish itself as a talent, but he tried once again to remain tied to the style and characteristics of fashion Alexander McQueen, but in my opinion, getting to the result that he hoped .