Angelino Alfano ospite da Lilli Gruber fa il riassunto della situazione del suo partito, alla luce del fatto che da giorni il tam tam dei giornali racconta di un Pdl in crisi, con toni più o meno drammatici.
Lei è alla guida del Pdl da otto mesi qual’è il tema più difficile che ha affrontato? ” Sono entrato in un partito che era alla guida del governo, adesso mi devo confrontare con un nuovo governo, dopo essere stato il partito di governo, risponde Alfano (calcando sull’articolo), siamo nati per stare al governo e oggi abbiamo dovuto fare una scelta differente” – E’ per questo motivo che perdete consensi? incalza pungente la conduttrice. “Non direi proprio nell’ultima settimana abbiamo resistito ed ora stiamo riguadagnando consensi”.
L’allievo ha imparato bene la lezione del maestro che nonostante le circostanze ancora ragiona su come presentarsi alle prossime elezioni, e nega ogni difficoltà del suo partito, annunciando invece di essere in crescita. Talis patris talis filius. Eppure il Corriere della sera.it scrive che persino Libero , quotidiano del centrodestra, titola sulla “frana” del Cavaliere, parlando di “emergenza elettorale”, di “sondaggi da brivido” e spingendosi fino a dire che in alcune regioni il partito di Angelino Alfano è “al 10 per cento”. Ovviamente l’ ufficio stampa del Pdl ha smentito il dato.Il Pdl è un malato grave, è un partito nato intorno ad una persona ed è alla ricerca di se stesso visto che Berlusconi non c’è più. Non hanno più una rotta da seguire, la leadership è vacante e tutti corrono per prenderne il posto. E’ un momento di grande difficoltà. Troppe le variabili in campo, troppi i nodi da sciogliere. Oltretutto i pidiellini rischiano di rimanere isolati, senza il Carroccio.
Alfano:” Noi lo sosteniamo perché riteniamo sia la scelta più giusta”. Ma L’indice di popolarità di Berlusconi è imparagonabile con nessun altro partito ed è fuor di dubbio che il Cavaliere non possa recuperare la fiducia totale degli italiani.
Del resto non si può negare che viviamo un momento storico particolarmente difficile per i partiti politici , in generale, un italiano su due ha perso fiducia nel loro operato e, di conseguenza, negli uomini che lo rappresentano. E’ sicuramente crisi della rappresentanza politica. Gli italiani insomma sono critici contro il sistema dei partiti e soprattutto i giovani mostrano un forte senso di sfiducia dichiarando di
volersi astenere dal voto. Del resto ingiustizia, privilegi e sprechi sono un forte deterrente che hanno indotto gli italiani a credere che le attuali forze politiche dovrebbero lasciare il campo ad altre più nuove, e che la soluzione sarebbe un cambio ai vertici dei partiti, ritenendo infatti che serva un vero e proprio mutamento nel modo stesso di fare politica.Eccezzion fatta per il Pdl: Quale sarà il futuro politico dell’Italia? risposta secca ” Berlusconi sarà un protagonista della politica del domani”!