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Alfano vede Berlusconi. Linea comune su legge stabilità

Creato il 12 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Alfano vede Berlusconi per ricompattare il partito in vista della legge di stabilità e del passaggio a Forza Italia.

Photo credit: European People’s Party / Wikipedia / CC BY 2.0.

Alfano vede Berlusconi: prove di compattezza nel Pdl, o meglio, nella prevista nuova Forza Italia. Silvio Berlusconi ha incontrato ieri sera il segretario del Pdl Angelino Alfano per fare il punto della situazione sul governo Letta e per prospettare una soluzione interna al partito che permetta alle due fronde di ricompattarsi dopo la “crisi” sulla fiducia del Governo Letta. Alfano vede quindi a Palazzo Grazioli il Cavaliere nell’ottica di portavoce di istanze di pacificazione per tutto il partito. L’incontro, durato quasi tre ore, sembrerebbe, secondo i rumors, aver messo in campo alcune ipotesi di ricompattamento. Una di queste è certamente il varo della nuova Forza Italia con Silvio Berlusconi presidente e Angelino Alfano vicepresidente. Berlusconi inoltre smentisce alcune dichiarazioni che gli erano state attribuite dalla stampa in merito al suo movimento, tra cui quella di aver dato dei “traditori” ai ministri che si sono schierati con Alfano contro la sua linea e a favore della fiducia al Governo Letta. “Leggo sui giornali di stamane”, afferma l’ex premier, “una serie di dichiarazioni che mi vengono attribuite in merito al mio movimento e che non ho pronunciato. Al di la del malvezzo giornalistico di riportare sempre più spesso frasi nella migliore delle ipotesi distorte nessuno può far finta di ignorare che sto lavorando proprio per la coesione e l’unità del movimento”. Questo sarebbe quindi l’obiettivo di Berlusconi, ricompattare il fronte per gestire al meglio le scadenze incombenti, come quella della legge di stabilità, ma anche delle sue vicende giudiziarie. Anche Alfano ostenta ottimismo dopo l’incontro con l’ex premier: “‘l’incontro con il presidente è andato bene. Abbiamo parlato di legge di stabilità, siamo entrambi convinti che le tasse non debbano essere aumentate e che si debbano vendere un po’ di asset pubblici per diminuire il debito pubblico. Poi abbiamo parlato di questioni del partito e io me ne sono andato molto tranquillo: ogni volta che ho occasione di spiegare al presidente come stanno le cose tutto si sistema”. Alfano vede Berlusconi quindi e le acque sembrano apparentemente tranquille nel centrodestra, ma è chiaro che la situazione è solo temporanea. L’accelerazione su Forza Italia potrebbe essere un nuovo terreno di scontro, solo rimandato. E intanto, nell’ormai quasi ex Pdl, tutti si chiedono se qualcuno pagherà di persona la crisi di queste settimane.


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