Dopo Babbo Natale e la Befana, arriva come sempre puntualissimo (forse giusto un po’ in anticipo) il Santo Pitti. E io, come sempre, non mi nego mai un giro in questa splendida cornice animata da strani personaggi e prodotti variegati (?). Mentre trotterellavo tra uno stand nero e l’altro grigio topo il mio occhio è stato catturato da una scarpa multicolor (embè, ognuno ha le sue ossessioni, no?) e mentre cercavo di capire di cosa si tratta si è avvicinata una ragazza gentilissima e sorridente e ha cominciato a parlarmi in inglese (lo prendo come un complimento che sembro straniera) del progetto alive shoes.ALIVE non è un brand di scarpe. Interviene così Michele Torresi (Co-founder e Chief Designer), prendendo il posto della ragazza e cominciando ad illustrarmi (in italiano) aliveshoes. “E’ una piattaforma online dove puoi costruire ed ideare la tua scarpa a partire da modelli esistenti, progettandola dai colori ai materiali, scatola e customizzazione compresa.” Michele parla e il mio cervello è già partito travolto da un’ondata di scarpe-che-vorrei. Il sito è una vera e propria community dove chiunque, fashion designer, artisti, musicisti o semplici appassionati delle scarpe possono progettare, realizzare e vendere le proprie scarpe. Un sogno, per chi non ha idea di come accedere al mondo della produzione, soprattutto della calzatura.Lo scopo alive shoes è quello di dare l’opportunità ai designer indipendenti di crearsi il proprio prodotto e venderlo senza intermediari, rivoluzionando così il vecchio sistema della moda. Me lo dice con una certa soddisfazione Michele: essere dentro ad una fiera di settore e nel contempo cercare di sovvertirne le regole (ed io dentro di me stavo applaudendo). La risposta sembra essere comunque parecchio buona ed il progetto è invitante per gli stessi “concorrenti”. La community è internazionale e vanta già più di 3000 “shoemaker” provenienti da 153 Paesi differenti.
La tecnologia con cui progettare è easy-to-use. I materiali con cui sono realizzate le scarpe sono di ottima qualità e fattura, curate nel dettaglio. Dopotutto la sede “produttiva” è in Italia, nelle Marche, regione che da sempre sforna calzature di pregio. Il processo è semplice, i minimi non esistono (se non quelli decisi dal “creatore” di turno), i prezzi sono suggeriti ma ognuno è libero di decidere a quanto vendere la propria scarpa ed il guadagno per il designer varia a seconda del prezzo di partenza (chiaramente trattasi di una percentuale, visto che il gran sbattimento di lavoro se lo fanno Michele&Company). E’ possibile anche avere un prototipo-campione, utile compagno per aumentare le vendite della scarpa, con un piccolo sovrapprezzo. Il tutto in 4/6 settimane dall’ordine (spedizione inclusa).
Ovviamente, come in ogni community che si rispetti, il gioco è riuscire a far “uscire” il proprio prodotto, facendosi conoscere e diventando venditori di se stessi. “Spesso Non sono le scarpe più belle quelle che si vendono di più, ma quelle realizzate da “personaggi” o realizzate per eventi…di qualsiasi genere“.
Non ci sono solo sneakers. In arrivo anche scarpe con tacco, stivali e simil-ugg da personalizzare e rendere unici con il proprio tocco. Una trovata geniale per chi ha sempre voluto corredare la propria “collezione” di abbigliamento da un paio di scarpe. Un mezzo facile ed invitante alla portata di tutti coloro che sapranno sfruttarlo in modo produttivo. Una pensata in grado di solleticare l’ego di tutte le shoe-addicted che hanno sempre sognato di “farsi le scarpe” (e non farsele fare…). Un’opportunità per chi desidera dire la propria in questo omologato ed iper-trendy mondo della moda! Una vetrina da consultare e dove curiosare ogni volta che siete alla ricerca di qualcosa di veramente nuovo, unico, innovativo.Io sono già innamorata e penso che a breve sposerò il progetto. E mentre penso alla prima scarpina da disegnare (e ne ho già diverse in mente), magari contribuisco acquistando questo sobrio paio per me
Se volete saperne di più basta andare qui www.aliveshoes.com o qui https://www.facebook.com/ALIVESHOES.