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All’inferno con stile: i buoni propositi per il 2014

Creato il 08 gennaio 2014 da Fascinationcinema

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Non ricordo neanche il contesto, se mi trovassi ad un festival o davanti allo schermo del televisore o del pc, son passati anni. Fatto sta che vidi, in tempi immemori, un cortometraggio che mi colpì moltissimo. Vedeva una coppia svegliarsi la mattina e seguire tutta la loro routine – “sveglia e caffè, barba e bidè” tanto per capirci – con un’armonia impeccabile. Praticamente un balletto: lui tira la fetta di pane- pam! – lei lo afferra al volo e ci spalma la marmellata sopra; lui piroetta intorno alla cucina, tirando fuori il latte, versa il caffè. Vestiti, si tirano le scarpe, lui la borsetta, lei la valigetta ventiquattrore. Tutto fila liscio, un ingranaggio perfetto. Poi, saltellando come piccoli Barysnikov escono dal portone dell’appartamento, lei chiude la porta, trovando subito la chiave, e lui chiama l’ascensore. Fuori c’è il sole e il condominio è illuminato di calore…ma…l’ascensore non arriva: qualcuno l’ha già chiamato. La coreografia si blocca, la musica che sembra condurre e accompagnare la coppietta svanisce, un tempo morto annienta l’atmosfera e l’armonia. Lui cade in ginocchio, distrutto, lo sguardo di lei diventa vitreo. Lui piange e lei, attonita, fissa il vuoto.

Ecco, questo per me è l’anno nuovo e i buoni propositi che vengano con esso.

Ci facciamo un elenchino mentale di tutte le cose che dobbiamo smettere o iniziare a fare, facciamo un censimento di tutte le cazzate fatte durante l’anno e, forse, in primis, di tutte le cose che abbiamo rimandato, posticipandole fino a spingerle nel dimenticatoio. Personalmente, diffido di e non credo a chi dice di essere libero da questa meccanica. Stronzate. Nessuno è esente da queste dinamiche. Chi più, chi meno, tutti proiettiamo nell’anno nuovo delle speranze. Sogni no, se si è vissuto abbastanza, forse, quelli non si trasferiscono più sull’anno a venire, ma auspici e speranze si. Smettere di fumare, di bere troppo, iniziare a fare sport, mettersi a dieta, essere fedeli, non dimenticarsi più di dare da mangiare al cane/gatto/topo, andare più d’accordo con i propri genitori, chiamare quell’amico che ci siamo dimenticati per strada, mangiare sano, correre più rischi, lasciare la persona con cui stiamo perché lo sanno anche i sassi che l’amore non c’è più da tempo. Coerenza, forza, coraggio: tutti miriamo a migliorarci, chi lo fa dietro ad una smorfia cinica, chi attaccando la lista dei buon propositi al frigo, con quel magnete colorato a forma di banalità che avete comprato durante il vostro ultimo viaggio, mille anni fa, e che, guarda caso, vi ricorda di aggiungere un punto alla lista: viaggiare di più.

Inevitabilmente, la maggior parte finisce davanti ad un ascensore che non arriva, in ginocchio a chiedersi: perché anche stavolta? Più le cose cambiano, più rimangono le stesse. Noi siamo noi, siamo il fardello che ci portiamo appresso, siamo un accumulo di errori che ci rendono umani e tramutano quel che di buono facciamo in qualcosa di speciale, e non saranno un groviglio di aspettative o di liste appese ad un frigo a cambiarci. Vogliamoci più bene e proseguiamo per la nostra strada. Illudiamoci che quel numero che cambia alla fine dell’anno che si sta chiudendo rappresenti l’inizio di una metamorfosi, ma non troppo. Come cantava Lucio Dalla, l’anno in cui Lucio Fulci girava Zombi 2 e in televisione c’erano gli episodi di Barbapapà e Lascia o raddoppia; “La televisione ha detto che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando, sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno, ogni Cristo scenderà dalla croce, anche gli uccelli faranno ritorno.”

Fascination Cinema, invece, nell’augurarvi un felice anno vi annuncia che le novità sono molte. Nuove firme, sezioni e speciali pavimentano il nostro futuro, ma soprattutto un cambiamento grafico e strutturale del nostro sito, che avverrà nelle prossime settimane. Rinnoviamo la promessa di guadagnarci il nostro spazio e, in primo luogo, la vostra attenzione e il vostro interesse. Negli ultimi due mesi, e cioè da quando esistiamo realmente, siete stati tanti a leggerci e a seguirci e di questo siamo orgogliosi. Noi esistiamo solo per chi ci legge. Mark Twain nel 1863, in Lettera al Virginia City Territorial Enterprise scrisse: Il capodanno è il momento per fare i vostri buoni propositi. La settimana successiva potrete cominciare a piastrellarci la strada per l’inferno, come al solito. Fascination Cinema cambierà aspetto e grandezza, perché, almeno, se all’inferno dobbiamo dirigerci, arriviamoci con stile.

Be fascinated. Read Fascination Cinema!

 

Eugenio Ercolani

 


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