Sorridono gli appassionati di basket di tutta Italia, per la bella prova dimostrata dai migliori giocatori azzurri nella sfida contro la ben più temibile e quotata compagine costituita dai migliori stranieri della Serie A1. 91-85 recita il tabellone finale, in favore degli uomini accuratamente selezionati da coach Pianigiani, ma i numeri non rendono giustizia all’impressionante capolavoro offensivo della squadra azzurra, in grado di prevalere contro un gruppo costituito da migliori tiratori e da giocatori maggiormente fisici.
Determinante la prima metà di gioco all’Adriatic Arena, dove la difesa straniera (appare decisamente fuori luogo ammettere che vi siano effettivamente difese in eventi del genere, in ogni caso) probabilmente sottovaluta le capacità realizzative degli italiani, concedendo loro tanto spazio, troppo persino per un All Star Game, dove lo spettacolo la dovrebbe fare da padrone, senza la presenza di chiusure difensive opprimenti. Azzurri avanti addirittura 53-35 al fischio della prima sirena, con il pubblico pesarese estasiato anche per la predominanza della Scavolini tra le stelle in campo (alto minutaggio per Hackett, White e Jones), nonché per l’incoerenza di una sfida antitesi di quello che ogni esperto di basket si sarebbe aspettato. Da sottolineare le eccellenti prestazioni nella fase iniziale di un finalmente rilassato e superlativo Nicolò Melli (10 punti dei quali 8 nella fase di allungo degli italiani e 5/5 da 2) e Marco Cusin (15 punti e 6 rimbalzi). MVP dell’incontro Daniel Hackett, il quale tra il pubblico amico rifila ben 27 punti all’inesistente difesa avversaria, recuperando 5 palloni e concludendo con un doppio 8/9 sia dalla corta distanza che dai giri in lunetta. Hackett decisivo soprattutto nella seconda parte del match, quando l’attacco avversario spinto dai vari James White e Jumaine Jones (23 punti insieme) si riscuote e domina i parziali finali di gioco, ,a gi italiani proprio grazie al play pesarese reggono l’urto e si aggiudicano un quanto mai inaspettato All Star Game. Da notare l’assenza di uno dei giocatori più attesi Bo Mc Calebb, sostituito dal compagno di squadra David Moss, autore di 11 punti in serata.
Come auspicabile in precedenza è l’idolo di casa James White il re delle schiacciate della Serie A1 del basket italiano. Come dimostrato l’anno addietro nella sfida di Assago, il giocatore della Scavolini ha doti atletiche mostruose, degne della NBA. Avversario di turno un Aubrey Coleman in versione Marvel (travestitosi da Batman e Spider-man prima di sorvolare uno scooter dello sponsor Yamaha), malgrado degna di lodi sia la seconda schiacciata di Easley dopo l’appoggio di tabella (molti insinuano sia la più spettacolare). Nonostante i complimenti esprimibili per gli avversari, è chiaramente James il più atletico in gara e viene premiato nel computo totale dei tentativi effettuati.
Miglior tiratore da 3 Travis Diener di Sassari, giunto allo spareggio a sorpresa contro l’italo-americano della Benetton Treviso, Jeff Viggiano. Obiettivamente nulla di entusiasmante da parte di tutti i concorrenti (amaro il ricorrente paragone con i tiratori NBA), con una gara condizionata da 5 errori per parte a primo impatto e pesantemente influenzata dai due errori di Viggiano nella parte terminale dell’esibizione.
Filippo Caiuli