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Alla moda di Marco

Creato il 28 luglio 2011 da Ilrusso
E' arrivata l'ora dei saluti, si parte.
Alla moda di Marco
Dice: "L'importante non è dove si arriva, l'importante è viaggiare".Si, sta cippa.E' un anno che viaggio, ma alla fin fine sempre qui sono, o forse un filino più indietro di dove credevo di essere.Ho viaggiato per strade, dubbi, entusiasmi, delusioni, incontrando genti diverse, fratelli che credevo a me del tutto estranei ed estranei che avevo erroneamente sperato fratelli.Ho incontrato persone dalla pelle scura, dalle fedi più disparate, gente al mio stesso libro paga che si illudeva d'essere artefice del proprio destino e lavoratori che non potevano più alzare la testa avendolo fatto una volta di troppo nel posto sbagliato (ammesso e non concesso che ci sia un posto giusto, lo dico per esperienza).Ho incontrato persone venute dall'altra parte del mondo che avevano vissuto la mia stessa storia di lutti e genti che stavano a un'ora di macchina da me che se ne sono della mia storia di lutti se ne infischiano altamente, ho trovato in persone ben più giovani di me il rispetto e la solidarietà che non ho visto in persone più mature del sottoscritto che non perdono occasione per spiegarmi quali sono i Valori e come sarebbero stati essi stessi fra i protagonisti della loro costruzione.Ogni qualvolta credevo di essere a un punto d'arrivo ero al punto di partenza, ogni qualvolta speravo di potermi godere un pò di riposo mi toccava correre più forte di prima, ogni qualvolta mi illudevo d'aver dominato la bestia, quella ruggiva più forte.Ora si stacca la spina, ci si mette chilometri dietro di sè per restare soli, per andare dove non si è capiti per niente o si è compresi totalmente, per non trovarmi ogni santo giorno davanti agli occhi oggetti, persone, libri, problemi, strade e abitudini che mi ricordano la guerra quotidiana alla quale sarebbe contronatura per me sottrarmi.Ora si parte: il dove si arriva, purchè non sia qui, è la cosa più importante, sperando che il viaggio sia il meno faticoso e lungo possibile.

Il quartiere non è il massimo, vie larghe e palazzoni
qui non abita nessuno di famoso.
niente attori, nè politici, stilisti nè modelle
musicisti si ma solo quelli poveri.
Qui ho tutti i miei amici ma non c'è un cazzo di niente
tranne il bar di Mimmo e il take away cinese.
E se sei cresciuto qui e se hai ventidue anni
cominci ad avere voglia di cambiare.
Così Pablo ha rimediato un furgone arrugginito
e Aziz è riuscito a farlo andare
con un pò di soldi in tasca per la birra e la benzina
da domani ci prendiamo una vacanza. A's tulàm de d'ché!
Zen, Secondigliano, Pilastro, Quarticciolo
non c'è niente da perdere, nous sommes le Clan Banlieue.
Ce ne andremo a curiosare per le strade dell'Europa
con le multe non pagate sul cruscotto.
Pablo cerca di convincerci a tornare a Barcellona
per noi due l'importante è che si schiodi.
Scriveremo cartoline agli amici del quartiere
che si sciolgono nel caldo dell'estate.
Li ritroveremo un giorno e brinderemo al nostro incontro
ai vecchi tempi e alle nostre nuove vite.
E da tutte le provincie, d'oriente e d'occidente
dai sobborghi soffocati dalla noia
uno sciame di furgoni malconci e colorati
investirà le grandi capitali. On se taille d'icì!
Guildford, Castrovillari, Sassuolo, La Villette
non c'è niente da perdere, nous sommes le Clan Banlieue.
Erlangen, Manzolino, Isernia, Lisdonvarna, Liege, Valladolid
non c'è niente da perdere.
Voghera, Codigoro, Zandvoort, Montecavolo,
East Kilbridge, Rieti, Arcore. Nous sommes le Clan Banlieue.

Modena City Ramblers - Clan Banlieue ( La grande famiglia - 1996)

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