Il 20 Novembre 1942 a Washington, un uomo alto e avvenente entrò nell’ufficio ministeriale e dette il suo biglietto da visita alla segretaria: RICHARD EVANS SCHULTES, BOTANICO, UNIVERSITÀ DI HARVARD, lesse la signorina aggiustandosi gli occhiali. Prese in mano una cornetta telefonica grigia e proferì:
-“Mr. Rands, c’è qui il suo botanico di Harvard, credo però che sia inglese”, giudicò Miss Price dopo una rapida occhiata al suo visitatore. Attese istruzioni all’interfono: “Si, certo signore, lo faccio passare subito” rispose solerte, alzandosi immediatamente.
La sua formosità minuta, stretta in una gonna verde marcio, precedette Schultes nel corridoio stretto e lungo dove, ad intervalli regolari, erano appese vecchie fotografie di ufficiali coloniali, ritratti in pose conquistatrici in mezzo a grandi piantagioni. Davanti alla porta, la segretaria bussò e fece entrare Schultes nella stanza di Rands, il responsabile dei progetti speciali del Ministero dell’Agricoltura Americano. L’uomo si alzò dalla scrivania per salutare il botanico.
La richiesta, o meglio l’ordine arrivato a Schultes al telefono il giorno prima, era quello di presentarsi a Washington immediatamente. Sorpreso, il botanico, abituato a frequentare ricercatori ed erbari latini, aveva passato il viaggio a cercare una motivazione plausibile per una convocazione immediata a Washington.
Il colloquio con il funzionario fu laconico.
- “Siamo in guerra e partirà anche lei, – lo informò Robert Rands –la sua missione, però, non sarà sul campo di battaglia: lei andrà in Amazzonia Colombiana ”.
L’uomo di governo gli mostrò la fotografia di una parata militare:
-“Le viene in mente di cosa abbiamo bisogno?”
-“Di gomma”, rispose pronto il botanico.
-“Esatto. Il nostro caucciù proviene tutto da piantagioni delle Indie Orientali, vicino Singapore, che ci hanno appena bombardato. La gomma è un nostro punto debole e fondamentale.”.
Rands fece una breve pausa e guardò lo studioso, digiuno di strategia militare.
-“Lei andrà in Amazzonia a cercare la nostra gomma”, sentenziò il funzionario, “mi dicono che nel Sud della Colombia ci sono intere regioni inesplorate nelle quali ci sono migliaia di alberi della gomma. Lei non ha che da individuare la zona più adatta ad un impianto di estrazione di lattice”.
Seduto compito su una sedia di legno, Schultes ascoltò qualche dettaglio in più sulla sua missione. Il signor Mayer, un americano di Bogotà, lo avrebbe assistito con i dettagli locali della spedizione: quella del botanico era una forma di chiamata alle armi e non si poteva discutere.
Rands chiamò miss Price all’interfono e la segretaria arrivò subito con una busta che porse a Schultes.
- “Qui dentro ci sono tutti i documenti di cui lei avrà bisogno, passaporto, biglietto aereo, lettera per l’ambasciata, lasciapassare. Il suo volo per Bogotà parte tra due giorni”.
Rands si alzò e strinse la mano al botanico.
- “Buon viaggio” gli disse semplicemente il funzionario.
Miss Price riaccompagnò Schultes fino all’uscita.
(Fine Prima Puntata)
© Melissa Pignatelli
Richard Evans Schultes (1915-2001), pioniere dell’etnobotanica, professore e direttore del Museo Botanico di Harvard, ha insegnato il corso ‘Piante e Affari Umani’ dove spiegava l’uso medicinale di alcune piante classificate come allucinogene nei sistemi occidentali. Schultes le scoprì mentre cercava alberi della gomma in Amazzonia Colombiana negli Anni ’40.
L’incipit di questo racconto inedito è stato pubblicato su ‘La Lettura’ del Corriere della Sera il 22 Aprile 2012.