Le primarie, come spesso accade, bloccano la discussione politica sul che fare. Il Partito Democratico sceglie il programma e pesca cinque candidati eterogenei pronti a sottoscriverlo, così da poter raccogliere maggior consenso. Ho già espresso la mia poszione nell’articolo “Dibattito politico assente, si discute solo di primarie” e il caso torinese ha del tutto confermato questa tesi. Non mi interessa perdere tempo a discutere del loro programma, che dice Si alla Torino-Lione ignorando il popolo, sempre vivo, No Tav della val di Susa e dice Si al modello Marchionne, ignorando più di 2000 operai (quasi il 50%) che ha detto NO all’accordo della Fiat, la stessa Fiat che potrebbe spostarsi a Detroit.
Il Partito Democratico torinese ha chiuso la porta in faccia alla Federazione della Sinistra. Mentre molti dirigenti hanno piagnucolato per questa scelta, i Giovani Comunisti Torino non solo non hanno versato mezza lacrima, ma da sempre hanno spinto per non fare nessun accordo con chi sta dalla parte del Marchionne di turno.
I candidati alle primarie di Torino sono come detto prima cinque e hanno firmato quel programma. Quindi chi votare?
Il consigliere regionale del PD (Gariglio) che cita il vangelo e considera il ricatto di Marchionne un “accordo di alto profilo”
L’assessore della giunta Chiamparino (Passoni) che usa lo slogan “lavoro bene comune”
Il medico laico (Viale) famoso per l’impegno a favore della RU-486
Il giovane indipendente (Curto), ex assessore di Borgaro, che usa come slogan “noi non vogliamo essere spremuti”
L’uomo dell’apparato del PD (Fassino) che un mese fa disse “Se fossi un operaio voterei sì al referendum su accordo Mirafiori”
I cinque candidati hanno dunque firmato un programma che dice si al ricatto di Marchionne, che addirittura viene chiamato “accordo di alto profilo”. Passoni e Curto hanno firmato contro il lavoro bene comune, un accordo che ha già spremuto gli operai.
A Fassino, da operaio, ho risposto facendo campagna per il NO!
Queste primarie sono una farsa, che verranno decise dalla bassissima affluenza. Noi non voteremo alle primarie. Ma se proprio dobbiamo scegliere l’avversario, che vinca il peggiore. Che vinca Fassino. Noi siamo pronti a sostenere una candidatura comunista che si faccia portavoce del quasi 50% di No di Mirafiori. Fassino è il miglior avversario, rappresenta il nemico culturale e politico che vogliamo e desideriamo.
Salutari Andrea
Coordinatore provinciale Giovani Comunisti Torino 2.0