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Almost Human- Recensione

Creato il 12 dicembre 2013 da Drkino

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Almost Human, creata da uno degli autori di Fringe J. H. Wyman e prodotta dall'onnipresente J.J. Abrams ( Lost), è la nuova serei sci-fi in casa Fox.

 

Ambientata nel 2048, Almost Human ci racconta le vicende di John Kennex un detective burbero dal passato travagliato che non si trova a suo agio con gli androidi che popolano la società del suo tempo. Infatti nel 2048 ogni agente di polizia è affiancato da un MX, un robot dalle fattezze umane. John distruggerà il suo lanciandolo dalla macchina in corsa, e gli verrà così assegnato un modello più vecchio un DRN che era stato tolto dal commercio per via del fatto che questi androidi provavano emozioni. Dorian, questo il nome del robot, riuscirà a sciogliere i preconcetti di John e tra di loro nascerà una collaborazione efficace.

 

Almost Human cerca di riempire il vuoto lasciato da Fringe e dalla costante mancanza di serie di fantascienza nella televisione e vi riesce solo in parte. L'ambientazione è sicuramente curata, in un 2048 che ricorda le atmosfere di Blade Runner, la serie è visivamente efficace e credibile. La storia che ci racconta rimanda direttamente a Asimov e alla sua serie dei Robot, non aggiungendo niente di nuovo, ma piuttosto rimescolando anche i vari elementi già presenti nelle numerose storie di androidi, Blade Runner fra tutti. La serie inoltre attingedalle numerose serie crime presenti nel palinsesto Statunitense, da CSI a Crimal Minds, sembrando a volte una efficace versione fantascientifica di queste. I personaggi sono ben caratterizzati, e se nel Pilot tutto sembrava troppo sterotipato e falso a livello di costruzione narrativa, nelle puntate successive Almost Human si riprende e il mix di elementi già noti unito ad un ambientazione visivamente accativante funziona.

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Karl Urban ( Star Trek) interpreta il protagonista John e per quanto cerchi di passare per l'inespressivo macho protagonista della serie, rivela un'inaspettata capacità recitativa. Michael Ealy (Think Like a Man) interpeta invece Dorian, l'androide capace di provare emozioni, ed è molto bravo a risultare glaciale ma al contempo sensibile. Una coppia efficace quella portata sullo schermo da questi due attori, che diverte e funziona.

Almost Human, in conclusione, soddisfa ampiamente le aspettative e se pur con qualche difetto è ancora troppo presto per dire se fallirà nel costruire una serie efficace non soltanto a livello visivo ma anche narrativo.

Gli ascolti in America sono stati soddisfacenti per il Pilot, ma sta subendo un deciso calo nelle ultime settimane passando dai 9 milioni della prima puntata fino ai 6 dell'ultima andata in onda.

Speriamo comunque venga rinnovata, e le venga lasciata la possibilità di crescere.

In Italia andrà in onda a Marzo su Mediaset Premium.

 

 

Jacopo Mascolini

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