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Alpine Paddle: stage zero!

Creato il 03 luglio 2012 da Mironseak
Il fine settimana appena trascorso è stata l'ennesima riprova che le cose improvvisate riescono spesso meglio di quelle programmate!
Abbiamo conosciuto Yannick Sevi qualche anno fa al raduno internazionale di Bibione kayak: voleva imparare la tecnica groenlandese del rolling ed in acqua è subito scattata una simpatia reciproca. Ci siamo incontrati più volte in diverse occasioni e all'ultimo Torneo Italiano di Rolling ha esposto le sue ormai famose pagaie artigianali Alpine Paddle.
Con Beatrice e Gregorio, invece, condividiamo da tempo viaggi lunghi e brevi in campeggio nautico: dopo Maiorca, l'Istria e la Croazia ci apprestiamo a compiere il periplo della Corsica.

Alpine Paddle: stage zero!

Il laboratorio di Alpine Paddle

Per una serie di fortunate coincidenze ci siamo ritrovati tutti in Francia a studiare la carta nautica dell'isola, a pagaiare sul lago di Annecy e a sognare nuove avventure... e come concordato solo pochi giorni prima anche a realizzare quattro nuove pagaie!
L'esperienza trentennale di Yannik come artigiano del legno è un garanzia che da sola può farti vincere ogni resistenza: ci siamo fatti travolgere dall'entusiasmato al punto che per due giorni abbiamo piallato e piallato e piallato, dimentichi della fatica, della fame, del sonno e persino delle vesciche sulle mani....

Alpine Paddle: stage zero!

Le prime spiegazioni sulla scelta del legno - Chosing our piece of wood

Realizzare una pagaia è come coronare un sogno: chi non ha mai desiderato costruirsi una pagaia?!?
Da quando abbiamo cominciato a muovere le nostre prime incerte pagaiate in kayak, abbiamo tutti coltivato l'aspirazione di poter un giorno costruire una pagaia in legno, una pagaia groenlandese, una pagaia tutta nostra! Io rincorrevo questo sogno da una decina d'anni ed in pochi giorni si è realizzato!
E' stato un colpo di fulmine e speriamo che l'esperienza si ripeta presto...

Alpine Paddle: stage zero!

Il primo trattamento con la sega a nastro - First step with ribbon saw

Dalla prima tavola grezza in legno di abete non ci sembrava possibile ricavare una vera pagaia: come si potrà mai passare da un parallelepipedo così tozzo ad una forma tanto sinuosa?!? Eppure, con le prime timorose piallate, il legno docile ha cominciato a cambiare aspetto sotto i nostri occhi. I consigli attenti ed autorevoli di Yannik ci hanno aiutato ad affrontare sicuri e fiduciosi tutte le fasi della lavorazione, dal calcolo delle misure per il manico e per le pale al disegno delle linee mediane e laterali, dall'assottigliamento delle pale all'arrotondamento del manico, dal taglio sagomato delle punte alla rifinitura delle spalle...

Alpine Paddle: stage zero!

La precisione del maestro - A master work

I nostri studi storici sulla cultura Inuit ci sono venuti in soccorso nei passaggi più difficili e sapere che avremmo potuto stringere tra le mani una pagaia pensata e realizzata sulle nostre misure ci ha spronato ad andare avanti nonostante la fatica: ma una cosa è leggere dei libri, un'altra usare le mani per lavorare il legno! La scultura è un'arte sopraffina che non si apprende in un fine settimana, ma il sacro fuoco della creazione artigianale può rapirti l'anima e tenerti sveglio giorni interi per arrivare a vedere la tua opera completata!

Alpine Paddle: stage zero!

Primi test di pagaiata - First paddling test

Due giorni non sono certo sufficienti per terminare lo stage: Yannick ci ha aiutato tanto ed in molte occasione è intervenuto per velocizzare il lavoro o per eliminare degli errori... tanti sono gli argomenti che meritano di essere approfonditi: la scelta del legno, lo studio delle venature, l'acquisto degli strumenti, la postura corretta, l'uso o meno dei guanti e via dicendo... inoltre, dopo qualche ora le braccia cominciano a lamentarsi ed è impensabile rimanere un giorno intero sui cavalletti a piallare... Yannick, che ben conosce il suo mestiere, ci ha così proposto di alternare le sedute in laboratorio con quelle in kayak: in poco meno di un'ora abbiamo caricato i kayak e abbiamo raggiunto il lago di Annecy!

Alpine Paddle: stage zero!

Calcolo e oncentrazione - Accuracy and concentration

E' stato illuminante: dopo avere appreso i primi rudimenti sulla costruzione della pagaia si apprezza ancora meglio la simmetria delle pale, il giusto spessore dei bordi, lo "scalino" morbido delle spalle del manico. Mentre pagaiavamo sull'acqua verde e fresca del lago, col naso all'insù per ammirare il panorama di cime rocciose ancora imbiancate di neve, ascoltando le indicazioni turistiche di Yannick su questo e quel castello savoiardo, abbiamo rivalutato l'importanza del peso, del bilanciamento, della levigatura, della flessibilità, della scorrevolezza in acqua della pagaia... non abbiamo mai smesso di parlare, ma per una volta invece che sul paesaggio ci siamo concentrati sulla pagaia, su quella strana miscela di storia, arte, scienza, innovazione ed intuizione che ha dato origine ad uno dei più efficaci "remi" del mondo: in questi casi, l'amore per la pagaia groenlandese può diventare incontenibile!

Alpine Paddle: stage zero!

Antica scuola groenlandese - Old Greenland style

Abbiamo pagaiato fino al sorgere della luna, non ancora del tutto piena ma così grande da illuminare la notte: il profumo dei tigli ci ha accolto allo sbarco, insieme ad una numerosa famigliola di germani reali. Eravamo a letto oltre la mezzanotte ma la mattina dopo non vedevamo l'ora di riprendere in mano la pialla: i dolori muscolari sembravano scomparsi e persino le vesciche non davano più fastidio e così il lavoro è andato avanti fino alle quattro del pomeriggio, senza neanche una pausa per il pranzo...

Alpine Paddle: stage zero!

Siluette sul Lago di Annecy

Dopo lunghe ore di sudore, tentennamenti, errori e correzioni, dopo molte spiegazioni di Yannik sull'uso della pialla, della raspa e del truschino (che magnifica invenzione!!!), dopo aver compreso che "il legno deve cantare mentre lo lavori", ci siamo ritrovati come per magia con quattro pagaie tra le mani: una linea ancora grezza da modellare con la carta vetrata (per un residuale lavoro serale casalingo!), un peso variabile tra i 1100 ed il 1150 grammi (per oltre 2 chili di trucioli ammonticchiati sul pavimento!), una lunghezza compresa tra i 237 ed i 242 cm... e soprattutto un sorriso interiore che sopravanza tutte queste misure e la speranza recondita di portare le nuove Atuarfik in viaggio con noi in Corsica!!!
Non sapremo mai come ringraziare Yannick per questa meravigliosa improvvisata!

Alpine Paddle: stage zero!

Ciondoli di trucioli - Wood shavings pendant

Alpine Paddle: stage zero!

Le opere del Maestro!

Alpine Paddle: stage zero!

Studio matto e disperatissimo - Studying on the way home

The past weekend was the confirmation that sometimes improvise things succeed better than the ones planned in advance!
We have known Yannick Sevi some years ago for the international gathering called Bibione Kayak: he wanted to learn the Greenland roll and standing some hours togheter into the water a mutual liking has immediately gone off. We have met each other more times in different places and at last for the Italian Rolling Championship in March: he has presented his by now famous Greenland style Alpine Paddle.
Beatrice and Gregorio are our good paddle and travel buddies: after Majorca, Istria and Croatia we are now attempting to complete the Corse circumnavigation.

Alpine Paddle: stage zero!

Compagni di giochi - Game buddies

By a lucky chance, we met all in France to talk about sea kayak trip, to paddle together on Annecy Lake and to dream new adventures... and also to realize four new paddles!
Yannick has a thirty-year experience as traditional wood craftsman: with him you can win every resistance and start to work a piece of wood to realize your own Greenland handmade paddle!
For two long days we planed and planed and planed, so interesting in our new job to be able to forget the hunger, the sleep and also the bladders on the hands....

Alpine Paddle: stage zero!

I primi riccioli nervosi della pialla - First nervous wood shavings

Realize a paddle is something like to fulfil a dream: we always desired to build a paddle, a wood paddle, a Greenland paddle! At the beginnig is quite strange: you think that is really impossible to turn a stumpy piece of wood in a such sinuous form... but soon the docile wood  change aspect under your eyes. The careful suggestions of Yannick helped us to be more confident during all the different phases of the wood carving, starting from the computation of the measures for the shaft and the blades to the sketch of the median and side lines, than from the thinning of the blades to the rounding off the shaft, and finally to modelled the entire paddle for your personal needs...

Alpine Paddle: stage zero!

Insostituibili morsetti - Irreplaceable clamps

Our historical studies about the Inuit culture and tradition has come in rescue in the most critical stages but read a book is totally different to use the hands! The sculpture is an art that is impossible to learn in just one weekend, but the sacred fire of the handicraft creation can ravish your soul and than you must stay awake days and days to reach the end of your work!

Alpine Paddle: stage zero!

Gli altri strumenti del mestieri - More precision tools

Two days are not enough to complete a paddle: Yannick helped us so many times and so many topics you want to deepened: the choice of the wood, the study of the grain, the correct posture, the use of the gloves and so on... besides, after a few timesyour arms start to complain and it is quite impossibile to remain one whole day on the easels to plane... Yannick knows very well his work and suddenly proposed us to stop the wood sessions and start with some kayak sessions: in less than a hour we loaded 5 kayaks on the van and drove to the lake of Annecy!

Alpine Paddle: stage zero!

Coppia fissa - Loving couple

And it was illuminating: after having learned the first rudiments on the construction of a wood Greenland paddle, you can appreciated better the symmetry of the blades, the correct thickness of the edges, the soft "stair" of the shoulders of the shaft. While paddling on the green and fresh water of the lake, admiring the landscape of rocky tops still bleached of snow and listening to the tourist informations of Yannick about this and that castle, we have reappraised the importance of the weight, the balancing, the polishing, the flexibility, the fluency in water of the paddle... we never stopped speaking about Greenland paddle, that strange mixture of history, art, science, innovation and intuition: in these situations, the love for the Greenland paddle can become uncontrollable!

Alpine Paddle: stage zero!

Ad inizio lavori... - Starting the new adventure...

We paddled all the evening long, up to rise the moon, not yet an entire moon but great enough to light up the night: the perfume of the linden trees welcomed us to the landing, together with a big family of wild ducks. We were later in bed, over the midnight, but the next morning we cannot wait to have again in hand the plane: the muscular pains seemed to be disappeared and even the bladders didn't bother anymore... our job has gone on, up to the afternoon, with no break for lunch or siesta...

Alpine Paddle: stage zero!

... e a fine giornata: stanchi e soddisfatti! - ... at the end of the adventure: tired and happy!

After long times of sweat, shakings, bugs and corrections, after a lot of Yannick's explanations about the correct use of the plane and the rasp, after having understood that "the wood must sing while you are working it", as if by magic, we have four Greenland paddles on our hands: we have a residual home work to do with sand paper, but at the moment our paddles have a weight from 1100 up to 1150 gs (and more than 2 kilos of wood shavings pile up on the floor!) and a length form 237 up to 242 cms. Our inner smile exceed all these measures and we hope now to carry our new four Atuarfiks to Corse!!!
We don't know how to thank Yannick for this marvelous surprise!

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