Incubatore di talento, palcoscenico privilegiato per giovani designer dalle grandi potenzialità, ma ancora poco distribuiti nel retail, Room Service, il progetto ideato e curato da Simonetta Gianfelici, in occasione di AltaRoma, torna ad animare via Veneto con la sua VII edizione.
Un’atmosfera intima e raccolta avvolge il Rome Marriott Grand Hotel Flora che, come da tradizione, si trasforma in un contenitore per le nuove idee. Si entra quasi in punta di piedi nelle lussuose camere d’albergo che, due volte l’anno, per tre giorni, ospitano i giovani talenti della moda, trasformandosi in familiari salotti dove poter incontrare i designer, dialogare con loro e scoprire desideri e passioni recondite che animano le collezioni. Si stabilisce così un contatto con gli stilisti e si percepiscono, già a partire dal corridoio che conduce alle stanze, sapori e profumi di culture e tradizioni che si incrociano e mixano.
Anche quest’anno, infatti, la raffinata dimora liberty nel cuore della città eterna, ha ospitato tre international guest, oltre ai designer di “casa nostra”. Perché “la moda deve oltrepassare le frontiere per continuare a crescere e arricchirsi” come ha sottolineato la Gianfelici.
Stavolta, si è deciso di puntare sul design d’avanguardia russo e dei Paesi Ex-Urss. Due giovani stilisti di Armenia e Uzbekistan, Vahan Khachatryan e Zulfiya Sulton, sono stati selezionati grazie al supporto di Tatiana Souchtcheva, Founder e CEO di Società Italia, ideatrice e coordinatrice del Festival della Moda Russa. E con loro il nuovo duo stilistico Dilnoza e Gulnoza Ochilova, gemelle di origine uzbeka, ma milanesi d’adozione.
E poi, il più giovane creativo di sempre, il 17enne Daniele Amato che, fin da bambino, disegna borse nella fabbrica dei celebri artigiani Leu Locati. E grazie all’incontro con Manolo Blahnik spinge la sua creatività ad esplorare anche il mondo delle scarpe.
E sempre all’universo degli accessori, in particolare a quello delle borse, si rivolgono il brand Chez Dede con le sue pochette stampate dall’allure retrò, De Rosis Luxury Italian Excellence con borse che rievocano i quadri degli artisti del ’900, No Nathalie Ocalan, neonato marchio che mette al centro del suo lavoro la valorizzazione del Made in Italy, e Shootingbag1981 del giovane Alessandro Di Cola che porta in scena accessori contemporanei e borse, ispirate alla caccia alla volpe, che trovano nell’alluminio la materia prima su cui lavorare.
Al mondo dei gioielli, invece, si rivolgono Co.Ro. Jewels, il brand nato dalle menti creative delle romane Costanza De Cecco e Giulia Giannini, con creazioni definite dalla costruzione degli spazi e che strizzano l’occhio a famose forme architettoniche, Giuliana Mancinelli Bonafaccia, già finalista dell’ultima edizione di Who Is On Next?, con i suoi preziosi dal design originale, le cui forme, realizzate in ottone, argento, rutenio nero e plexiglass, creano combinazioni inedite e attuali, e Isla Fontaine, il brand che gioca sull’alternanza di pieni e vuoti nei suoi gioielli minimali e geometrici.
Infine, si dedicano al ready to wear, il giovane marchio firmato da Marco Aurelio Tuccillo, Renato Giaccari e Ilaria Antenucci, inVITRO, alla continua ricerca di un equilibrio tra elementi forti, come i pellami, materiale feticcio che contraddistingue il brand, e i tessuti più minimali, come il jersey di cotone e seta. Ludovica Amati, giovane stilista nata nella capitale ma cittadina del mondo che appartiene a quella tipologia di “filosofi” creativi capaci di delineare una teoria in una collezione trasformando quest’ultima in un’esperienza di conoscenza, di crescita, di raffinata cultura. E Nadiamari, il brand nato nel 2010 dall’idea creativa dell’omonima stilista. Felpe e pantaloni rovesciati si trasformano nella tela ideale per assemblare diverse stampe e dare nuova vita al patch.
Sono questi, dunque, i 15 designer emergenti cui AltaRoma ha dato una chance di comunicazione ma anche commerciale, attraverso quello che si propone come un nuovo approccio alla promozione del Made in Italy. Alla preview dell’autunno inverno 2015-16, è stata affiancata, infatti, anche una private sale delle collezioni estive dei creativi.
Mara Franzese
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