Il nostro a tu per tu di oggi è con Giancarlo Petriglia, designer dell’omonimo brand esposto a Room Service durante la scorsa edizione di AltaRoma AltaModa.
Come è iniziato il suo percorso?
Mi sono diplomato al NABA di Milano e subito dopo ho iniziato a lavorare nell’ufficio stile di Trussardi e poi come assistente di Nicolas Ghesquière. Da lì è stato tutto un crescendo, fin quando mi sono dissociato dalle aziende e nel 2011 ho fondato il mio marchio. Mi sono occupato prima di abbigliamento uomo/donna e solo successivamente agli accessori, innamorandomi di questo mondo durante la mia esperienza da Trussardi.
Tema della collezione?
È un omaggio a tre donne della couture internazionale, una collezione molto femminile, ricca nel dettaglio, dalle forme molto particolari. Le tre donne della couture, ossia Elsa Schiaparelli, Madaleine Vionnet e Madame Grès, hanno tutte e tre una grossa identità: una per lo studio della materia e della struttura, l’altra per il colore e la leggerezza, l’ultima per il divertimento e la sperimentazione, che storicamente ho sempre seguito. Non c’è un’ispirazione specifica a qualcuno, le idee nascono dall’aria che respiri e che ti rimane dentro se ti appartiene.
Qual è il materiale più utilizzato?
Il mio classico pitone lavorato in maniera diversa che ripropongo per ogni stagione. In questa collezione abbiamo un pitone tinto poi colorato al centro con un rullo, specificamente nella livrea centrale, e poi verniciato. Comunque si parla sempre di materiali molto preziosi.
Progetti per il futuro?
È imminente una bella commissione per un marchio molto importante. Quest’anno ho presentato la collezione uomo accessori quindi, per la prossima stagione, sto lavorando su questo progetto che spero di portare avanti.
a cura di Valentina Bello
photocredits: Eleonora D’Urbano