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Alto Adige: arrestato Max Leitner, il re delle evasioni

Creato il 07 dicembre 2011 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

Alto Adige: arrestato Max Leitner, il re delle evasioni
«Egregio dottor Giorgio Napolitano, Capo dello Stato, sono Max Leitner, una povera vittima di persecuzione. Le chiedo gentilmente di provvedere se potrò ottenere la grazia per poter vivere una vita normale e leale…».
Vittima di un regime carcerario, si definiva dunque e, ha approfittato del video messaggio per ringraziare i suoi sostenitori ai quali, e non solo, invita a «restare onesto ed avere una vita regolare, anche se ho rispettato la vita e non ho mai fatto realmente del male». Il suo video messaggio di 14 minuti era stato inviato per posta al quotidiano di Bolzano NeueTageszeitung . 
 Delle evasioni era il re, ma non solo. 
Rapinatore di banche e portavalori, scappato per la quinta volta dal carcere, Max Leitner, è stato bloccato dai militari del comando provinciale dei carabinieri di Bolzano e dai reparti speciali dell'Arma in una villetta di Vandoies (Bolzano), in Val Pusteria. All'operazione hanno partecipato una cinquantina di carabinieri del comando provinciale di Bolzano e dei reparti speciali. Alle ore 7.50 hanno bloccato il proprietario della villetta che era uscito con il cane. 
Cinque minuti dopo i carabinieri hanno fatto irruzione nella villetta, sorprendendo Leitner che si stava riposando su un divano in soggiorno. «L'arresto - ha detto il comandante provinciale dell'Arma Andrea Rispoli - è avvenuto dopo ore ed ore di osservazione del territorio e degli ambienti vicini a Max Leitner». 
Il "re delle evasioni" non era armato e non ha apposto resistenza. Dopo l'arresto è stato portato in caserma a Bressanone per le prime operazioni di polizia giudiziaria, in mattinata sarà trasferito al comando provinciale dei carabinieri a Bolzano. 
Venuti a conoscenza dell'arresto hanno espresso grande soddisfazione per l'operazione dei carabinieri il procuratore di Bolzano Guido Rispoli, il procuratore generale di Brescia Guido Papalia, che coordinava le indagini dopo la fuga di Max Leitner durante un permesso premio, e il procuratore generale di Trento Giovanni Pescarzoli. 
Il titolo “regale”, se l’era conquistato nel corso della sua vita: la primula rossa dell’Alto Adige arrestato una prima volta in Austria per rapina a un portavalori, richiuso in carcere, evadere e si consegna alla polizia italiana. Scappa una seconda volta da Bolzano, calandosi dalla finestra con le lenzuola annodate. Riacciuffato e detenuto a Bergamo, Leitner scappa nuovamente. 
Le fuge di Leitner sembrano però destinate a non durare.
 Arrestato, viene tradotto nel carcere di Asti che lascia, fuggendo ad ottobre, approfittando di un permesso. 
Dopo essersi fatto accompagnare dal cappellano del carcere a Bressanone sulla tomba del padre, Leitner infatti fa perdere le proprie tracce. Ma a stroncare la sua ennesima fuga, ci hanno pensato i carabinieri.

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