Ipertensione arteriosa
Altre forme
L’ipertensione secondaria
Insorge come conseguenza di altre malattie e ha quindi un’origine ben definita e rappresenta soltanto il 5-10% di tutti i casi d’ipertensione. Essa può essere causata da disturbi endocrini, da patologie delle ghiandole surrenali, da alterazioni vascolari, come per esempio il restringimento dell’aorta o delle arterie renali, o da patologie dei reni. Quindi una volta scoperta e curata la causa, che può anche essere risolta chirurgicamente, l’ipertensione regredisce e i valori pressori ritornano nella norma.
Ma vediamo quali possono essere alcune delle cause che portano a ipertensione secondaria:
- Patologie a carico del rene: i reni sono organi indispensabili per l’organismo, infatti, essi regolano il contenuto di acqua nel corpo, rimuovono dal sangue i prodotti di scarto sia dell’attività delle cellule, sia del cibo che mangiamo e aiutano a mantenere le sostanze chimiche in costante equilibrio. I reni filtrano e ripuliscono circa 190 litri di liquidi, rimettendoli poi in circolo, e soltanto un paio di litri sono eliminati attraverso le urine. Quando i reni si ammalano a causa della formazione di calcoli, cisti, o a causa di infiammazione che danno luogo a delle nefriti, questo lavoro viene a mancare e si rischiano gravi intossicazioni fino ad arrivare alla necrosi. Quindi se si rallenta la funzione di filtraggio, la pressione si alza e di conseguenza si avrà un danno più o meno reversibile per il rene.
- Patologie a carico delle ghiandole surrenali: le ghiandole surrenali sono poste sopra i reni e la loro funzione è quella di produrre ormoni come l’adrenalina e il cortisone, e la loro produzione in eccesso può provocare dei rialzi pressori. L’ipertensione secondaria può manifestarsi anche a causa di una neoplasia endocrina propria del surrene: il Feocromocitoma, che si manifesta con gravi crisi ipertensive.
- Restringimento dell’Aorta: l’aorta è il principale e più grosso vaso del sistema arterioso, essa parte dal ventricolo sinistro del cuore e trasporta attraverso la circolazione sistemica il sangue ossigenato a tutto l’organismo.
Ipertensione Iatrogena
Un altro tipo d’ipertensione, che fortunatamente riguarda una minima percentuale di pazienti, è quella definita in medicina “iatrogena”, essa è provocata dall’uso o dall’abuso di farmaci che possono provocare ipertensione.
Il termine iatrogeno deriva da due vocaboli greci “iatròs che significa medico e “ghenea” che significa generare. in pratica l’ipertensione iatrogena è causata dal medico, che senza nessuna colpa, prescrive dei farmaci utili per qualche patologia o sintomo riscontrato, ma che al soggetto fanno innalzare i valori pressori.
Vediamo quali possono essere quei farmaci che possono portare a questo tipo di ipertensione:
- Gli anticoncezionali orali: sull’uso degli anticoncezionali la discussione è aperta da tanto tempo, soprattutto per gli effetti che possono avere sull’organismo. La pillola, il cerotto, ed anche la stessa spirale, possono provocare ipertensione, ma ancora purtroppo, l’esatto motivo non è ancora ben chiaro; una delle ipotesi sostiene che il problema non è legato tanto al contraccettivo, ma alla donna che lo usa e che probabilmente, pur senza saperlo, è già predisposta all’ipertensione, cioè in pratica si anticipano soltanto i tempi. Il consiglio pertanto, è quello di fare molta attenzione, specie se la donna in famiglia ha parenti ipertesi, se fuma, se è in sovrappeso, se sono presenti problemi della circolazione o della coagulazione del sangue, se ci sono problemi renali, quindi in tutti questi casi non iniziare una terapia con anticoncezionali senza essere seguiti da un medico specialista in ginecologia, che in base alle condizioni della donna deve capire se può fare uso dei contraccettivi. Comunque anche per le donne che assumono la pillola anticoncezionale da tempo è sempre consigliabile farsi seguire dal medico ed effettuare dei controlli sia pressori che clinici.
- I FANS (Anti-infiammatori-non steroidei): si tratta di prodotti sotto forma di pomate, creme, gel, unguenti, compresse, o supposte che vengono usati come antidolorifici o per diminuire un’infiammazione nel caso in cui è presente una patologia reumatologica a carico delle articolazioni. Se questi farmaci sono assunti in modo sbagliato e senza il consiglio del medico, possono sicuramente dare problemi alla pressione facendola alzare e causando quindi una ritenzione di sodio nell’organismo.
- Gli Antidepressivi: gli antidepressivi che appartengono alla famiglia degli IMAO (inibitori della Mono-Amino-Ossidasi), se usati per molto tempo possono dare ipertensione arteriosa. Durante la terapia bisogna calibrare bene l’alimentazione ed evitare gli alimenti che contengono tiramina, sostanza che in associazione agli IMAO, può causare crisi ipertensive. La tiramina è contenuta nel vino rosso, nel cioccolato, nei formaggi stagionati, nella selvaggina, nelle melanzane, nei salumi e nelle aringhe. Attenzione: gli effetti dell’interazione tra il cibo e questi farmaci possono andare dalla semplice cefalea alla crisi ipertensiva molto grave.
- Le Sostanze psicotrope: tutte le droghe, dalle anfetamine alla morfina e agli oppiacei, possono provocare forti e repentini rialzi pressori. Come ho detto nei precedenti articoli, sono proprio queste categorie di sostanze, oltre alla sempre crescente obesità, una delle cause dell’aumento di ipertensione arteriosa, negli adolescenti e nei giovani.