Altro che tirare troppo la corda: sospesi i lavori parlamentari per Silvio

Creato il 10 luglio 2013 da Antonioriccipv @antonioricci

La Cassazione ha deciso di calendarizzare per il 30 luglio l’udienza del processo Mediaset.

Il Pdl ha chiesto di sospendere le attività parlamentari per tre giorni altrimenti salta il governo.

Sia al Senato che alla Camera sono state convocate le conferenze dei capigruppo. La capigruppo di Palazzo Madama ha deciso a maggioranza la sospensione dei lavori d’Aula sul ddl sulle riforme costituzionali così come richiesto dal Pdl, ma solo per la giornata di oggi.

La decisione, essendo stata votata a maggioranza, con l’opposizione di Sel e M5S, è stata sottoposta al voto in Aula.

Anche l’Aula della Camera ha approvato la proposta di rinvio della seduta di oggi, che aveva fra l’altro all’ordine del giorno il decreto legge sull’Ilva. Il tempo perso verrà recuperato all’inizio della settimana prossima. A favore, oltre al Pdl, si è espresso il Pd.

Contrari M5S, Lega e Sel.

Un serio ammonimento è arrivato da Guglielmo Epifani ( e ci mancherebbe pure): “non tirate troppo la corda”. 

Non è assolutamente vero che il governo cadrebbe per mano del PDL se non si sospendono i lavori in parlamento, non se lo possono permettere.

Poniamo sia vero, e che Berlusconi tolga il suo sostegno al governo: che cosa accadrebbe in questo Parlamento?

Torneremmo a votare con questa legge elettorale, a ottobre, senza avere fatto nulla?

Faremmo pedissequamente quello che Berlusconi vuole, nei tempi e negli obiettivi?

Me lo chiedo, anche se penso che quello di oggi sia un colossale bluff, che il Pdl si può permettere proprio perché il Pd si carica di responsabilità disumane. 

Alla fine ha ragione Gad Lerner:

“Basta guardare il filmato in cui il deputato Pd Ettore Rosato motiva arzigogolando il voto favorevole alla richiesta di fermare i lavori parlamentari venuta dal Pdl, di fatto per protesta contro la volontà della magistratura di fare il suo dovere. Basta guardare alle spalle del povero Rosato. Si nota un Guglielmo Epifani imbarazzato, con qualche tic, che evita di applaudire e si contorce un po’. Secondo me prova vergogna per quel che ha ritenuto di ingoiare in nome della tenuta del governo Letta. Non è solo una figuraccia. E’ un errore politico maiuscolo, di quelli che si ricorderanno. Una lesione della dignità del Parlamento assecondata dal voto favorevole di un partito che ha la maggioranza in aula solo perchè si era presentato davanti agli elettori dichiarando la sua indisponibilità a allearsi con Berlusconi. Ecco, appunto”.

PS. sono piuttosto arrabbiato!



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