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Altro giro sul red carpet

Da Silva Avanzi Rigobello

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È così: ho ricevuto un’altra nomination grazie alla generosità di Bea (http://viaggiandoconbea.wordpress.com).
Grazie infinite, Bea, ne sono felice.
Come sempre però non nominerò nessuno, perché non posso scegliere solo un ristretto numero di persone tra i blog che seguo senza rammaricarmi delle così esigue possibilità di citare per questo premio tutti voi.
Quindi dedico questo nuovo riconoscimento a tutti quelli che mi seguono e a tutti quelli che seguo con simpatia, con affetto, con ironia, con condivisione, con partecipazione, con curiosità, con fiducia.
Bea mi chiede di ottemperare alla regola di rispondere alle sue domande e questo almeno lo posso fare, anche se ritengo di avere ormai veramente pochi segreti da svelare. Nei miei post infatti non mi limito a fornire foto e ricette, ma parlo liberamente di me, della mia famiglia, delle mie esperienze e in generale della vita.
Grazie a tutti per l’attenzione.

1) Cosa ti ha spinto ad aprire un blog?
Come ho già detto in altre occasioni, il blog è nato per pubblicizzare il mio primo libro “I tempi andati e i tempi di cottura (con qualche divagazione)” che sono certa avrete ormai tutti acquistato e letto, divertendovi e traendone ispirazione.
E poi il blog è diventato via via più importante del libro.

2) Hai mai pensato di poter trovare un risvolto economico dal tuo blog?
Certo che sì. Proprio perché nasco come scrittrice, dal blog mi aspetto di avere un riscontro positivo anche in campo letterario. A questo proposito, il mio famoso libro lo potete acquistare su Amazon o ordinare alla Feltrinelli.

3) Come?
Facendomi conoscere e apprezzare, attraverso il blog e il libro, per la mia arguzia, i buoni sentimenti, l’esperienza, l’intelligenza, la simpatia e il cuore e naturalmente la passione per la cucina. Ah, e anche la modestia.

4) Senti un affetto virtuale verso i tuoi followers?
Ecco, è proprio quello che è successo: ogni giorno non vedo l’ora leggere i vostri post, rispondere ai vostri commenti, farne io stessa, immedesimarmi nelle vostre storie, testare le vostre e creare le mie ricette apposta per pubblicarle. Cerco di ricordarmi il nome dei vostri figli, la vostra città, guardo le vostre foto e non ho quasi più tempo per scrivere. Forse non è solo virtuale, eh?!

5) Hai mai pensato di fare un grande meeting tra i blogger con cui sei virtualmente legato?
Certo, mi piacerebbe molto. È un’idea che con qualcuno ho già abbozzato. Ma mi sembra un po’ complicato.
Magari sarebbe relativamente più semplice incontrarci per zone geografiche, o dividerci per gruppi di interesse, in ordine alfabetico, per fasce di età… No, mi sembra ESTREMAMENTE complicato.

6) Come vedono le persone a te vicino la tua passione per il blog?
I familiari sono incoraggianti e orgogliosi, gli amici si dividono in due categorie: gli entusiasti e le volpi e l’uva.

7) Ti senti apprezzato/a ed incoraggiato/a nella tua attività di blogger?
Molto, non avrei mai immaginato il 17 maggio dell’anno scorso, quando sono approdata in questo mondo fantastico del Web, che in meno di un anno il mio blog sarebbe stato visitato, solo su WordPress, già circa 19.000 volte… e poi ci sono Facebook, Foodblogger Mania e Blog Italia di cui però non ho i dati relativi agli accessi.
Ma più di tutto sono i vostri commenti, i complimenti, i confronti e gli stimoli continui a darmi positività, coraggio e allegria.

8) Che progetti hai per la prossima estate?
Niente di diverso dal solito, il successo non mi ha dato alla testa… Staremo un po’ al lago, andremo al mare e se ce la facciamo visiteremo un pezzetto di Francia che ancora non conosciamo a fondo. La Francia è infatti, dopo gli Stati Uniti, il nostro Paese straniero preferito.

9) Sei sempre sincero nei tuoi post o cerchi di fare solo audience?
Sono sempre assolutamente come sono: una che scrive come parla e parla come mangia!

10) Cosa cambieresti nella tua vita?
Poche cose. Nessuna così importante da essere menzionata.
Anzi forse una sì: il nome! Se mi chiamassi realmente Silvia, come molti pensano, avrei meno problemi. Non ci crede quasi nessuno che mi chiamo proprio SILVA, senza la i!


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