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Ambizioni primarie e primarie ambizioni

Da Trame In Divenire @trameindivenire
Ambizioni primarie e primarie ambizioni

Fabiano Amati - Assessore Regionale Opere Pubbliche

 

A calcare le quinte della scena politica degli ultimi tempi è il nevrotico valzer delle primarie. Un balletto al quale si avvicendano frenetiche le ambizioni dei nuovi baroni della politica. Per gli assertori delle primarie, nate in casa PD all’epoca del veltrusconismo autosufficiente, (rivelatosi poi fallimentare per le sorti stesse del centrosinistra) queste avrebbero dovuto muovere alla partecipazione attiva il popolo, recuperare l’elettorato del centrosinistra ormai stanco dei capricci e delle sconfitte della sinistra radicale.

Così, a partire dalla Puglia, i centristi del PD, nel sostenere Vendola e le primarie – che con il presidente della regione si elevavano a fatto culturale, a modello di una nuova antropologia sociopolitica – rivendicavano l’essere di un movimento ben più democratico e partecipativo dell’area dalemiana, sempre più avvitata ai meccanismi del centralismo democratico, per il quale l’indirizzo politico viene calato dall’alto, con il mero intento di conservare intatte (ai tempi del porcellum), le tristi note rendite di potere.

Durante la campagna elettorale per le regionali, tra i novelli della democrazia partecipata, faceva capolino il neo-nominato assessore regionale ai Lavori Pubblici, Fabiano Amati.

Abile e scaltro interprete del vendolismo, l’aver intrapreso, almeno nei proclami, la strada della partecipazione democratica, gli restituisce la grazia di un ampio consenso: un vero trionfo per la nuova politica.

Ma si sa, la politica e le lusinghe del potere, non risparmiano nessuno che non sia votato alla santità.

In seguito all’affermazione personale, il riconfermato assessore, in preda al fermento partecipativo, rompendo i modelli della vecchia politica, annunciava per Fasano, la necessità delle primarie del centrosinistra ben un anno prima delle consultazioni amministrative del 2012.

Risparmieremo in questa sede di commentare il teatrino buffo rappresentato intorno alle primarie, al Comitato Fasano 2012, all’auto-candidatura della sorella Luana, alle irrequietezze dello stesso PD. Risparmieremo i commenti, pettegolezzi compresi, circa le voci e le posizioni dell’assessore piddino Bennardi di Cisternino, grande sostenitore e a sua volta grande sostenuto da Amati, che rompendo col PD locale tirandosi fuori dalle primarie, senza perdere i favori di Amati, proponendo una lista personale, si sottopone al rischio di espulsione dal partito. Uno tristo scenario che non risparmia di replicarsi in quel di Oria.

Difronte all’intermittenza delle primarie, valide per Fasano ma non per Cisternino, ci si ritrova a dover fare i conti con le ambizioni e gli appetiti di una più alta collocazione nel panorama politico nazionale. L’ambizione della partecipazione democratica delle primarie si trasforma nella primaria delle ambizioni personali, dove primarie, democrazia e partecipazione sono strumentali a seconda degli obbiettivi da raggiungere.

Che dire? Pare che taluni politici, nonostante le istanze messe in campo con frittelle e propaganda, stentano ad abbandonare il misero orizzonte della baronia.

 

giuseppe vinci

Elzeviro – Largo Bellavista Aprile 2011

 


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