La mia prima volta in US avevo 25 anni.
Avevo accettato un contratto di lavoro con l'Ente Vini di Siena e neanche un mese dopo mi chiesero di fare il passaporto perché da lì a qualche settimana (il 23 ottobre), sarei dovuta partire con una delegazione istituzionale alla volta di NY, Washington, Toronto e Montreal, dove avremmo presentato i vini italiani tra ambasciate e consolati.
Solo l'incoscienza della giovinezza mi permise di partire per un paese che fino a quel momento era esistito solo nei miei sogni.
Ripensandoci adesso, mi sale un'ansia terribile e mi chiedo, conoscendo il soggetto, come abbia fatto ad affrontare qualcosa di cui non sapevo assolutamente nulla, senza essere preda di attacchi di colite, panico e vertigini.
Fu veramente un viaggio da film.
Negli Stati Uniti sono poi tornata innumerevoli volte, ma quella prima fu speciale, una sorta di esperienza alla Pretty Woman.
Dal rinnovo del guardaroba per il viaggio di lavoro, che comprendeva cene di Gala e numerosi momenti di rappresentanza, alle situazioni che oggi fanno parte di quel patrimonio di memoria personale che io chiamo "Nella vita tutto è possibile".
Ho sempre pensato che avrei dovuto scriverne un post.
Solo per ricordarmi che 2 ore dopo lo sbarco a NY, mi dettero appuntamento per la cena fuori, e che la cena fuori non era nel primo ristorante dietro il block ma a 220 miglia da NY, in New Jersey (come dire "Abito a Siena e vado a cena a Roma"), cosa abituale per ogni americano che si rispetti perché un percorso comincia ad essere importante solo se supera le 500 miglia.
Ricordo soltanto che in quella occasione mangiai la mia prima Caesar Salad, preparata davanti ai miei occhi, e di essere tornata a letto alle 4 del mattino ormai priva di sensi.
E' stato il viaggio delle sorprese.
Mio marito, allora mio fidanzato, che da due mesi si trovava a Vancouver per lavoro, si fece trovare il giorno dopo al mio arrivo, nella hall dell'Hotel (il meraviglioso Drake Hotel che adesso non esiste più) con un mazzo gigante di rose rosse. Un attimo dopo eravamo a passeggiare in una Central Park incendiata dal rosso dell'autunno. Mai scena fu più simile a quella di una commedia con Meg Ryan.
Il viaggio sull'Amtrak da NY a Washington e la colazione all'Hilton con Ernest Borgnine che salutava tutti come un vecchio zio d'America.
La pink limousine che mi aspettava sotto il Ritz di Montreal per portarmi al ballo Black and White organizzato dal Console e dalla moglie (ed io, a cui nessuno aveva dato dettagli in merito, vestita in verde bottiglia!).
La passeggiata in cart nel Golf Club della NCA in North Carolina e la cena in un prestigioso club privato di Georgetown insieme ad alcune delle personalità politiche più importanti della città.
La notte di Halloween a Toronto, a scavare zucche con bambini scatenati.
Ed io dentro a tutto questo incredula e felice.
Ero una ragazza senza esperienza ma con un'infinita riserva di faccia tosta e questo forse mi ha aiutata ad uscirne senza combinare troppi disastri.
Quel viaggio, durato quasi un mese, ha reso inevitabile un innamoramento che non accenna ad affievolirsi e che mi rende caro e desiderato quell'immenso paese chiamato America.
Cara Roberta,come vedi condivido con te una passione che non accenna a passare e che spero soddisfare presto con un altro viaggio oltreoceano.
Il tuo invito a preparare un perfetto American Breakfast, è stato accolto non solo dalla sottoscritta, ma dall'intera famiglia Andante, con grande entusiasmo. Mia figlia è una supporter scatenata per tutto ciò che assomiglia a pancakes, waffels e similia.
Mio marito invece ama bagels tostati con salmone e cream cheese, scrambled eggs con mashed potatoes.
Io personalmente mi avventuro volentieri in un misto di entrambi ma non ho mai nascosto la mia predilezione per l'uovo in camicia.
Ti confesso però, e devo farlo con tutta onestà, che mentre in genere non ho problemi nel prepararlo, per altro già fatto su questo blog tempo fa, questa volta ho sbagliato la cottura, e mentre mi apprestavo a fare la salsa, ho lasciato cuocere troppo il mio bell'uovo.
Tu mi dirai: perché non l'hai rifatto?
Epperchè ho iniziato a cucinare alle 8.00 del mattino ed alle 13.00 avevo una truppa affamata che mi ronzava attorno con sguardo malmostoso, e se avessi cominciato a lamentarmi, mi avrebbero aperta in due come il suddetto uovo. Per altro, quello che vedi in foto, non è un set, ma il nostro tavolo pronto per la colazione/pranzo...che non oso chiamare brunch pena il fuori concorso.
Quindi neanche tanto sfizio per le foto stavolta.
Tu e le Signore dell'MTC prendete quello che c'è!
Per la mia colazione non ci sono grandi sorprese né invenzioni.
Mi sono mantenuta piuttosto sul tradizionale senza contaminazioni, a parte un rigatino del Chianti perché qui non si trova né bacon né prosciutto canadese.
Uovo alla Benedict su Crumpets con spinaci novelli saltati, rigatino Toscano e salsa Mornay
Ho accompagnato la nostra colazione con Mini cinnamon raisin loaves e una fumante tazza di caffelatte.
Uovo in camicia
Io uso questo metodo. Riempio una pentola capiente con almeno 10 cm di profondità. Aggiungo 3 cucchiai di aceto di vino bianco e porto a ebollizione. Sguscio l'uovo in un ciotolino e quando l'acqua comincia a bollire, abbasso la fiamma e con il cucchiaio comincio a mescolare formando un vortice.Quando il vortice è ben definito, faccio scivolare l'uovo al centro. L'uovo si avvolge su se stesso, creando la camicia di albume sul tuorlo. L'acqua non deve bollire ma sobbollire altrimenti l'albume si sciupa. Faccio cuocere per 2/3 minuti e tolgo l'uovo con una schiumarola, tagliando l'albume in eccesso per dare la forma bella tonda.
Spinaci saltati - per 4 persone
100 g di spinaci puliti
Pulite gli spinaci e scegliete le foglie più piccole e tenere.
Eliminate i gambi. Lavatele con cura.
In una larga padella, mettete una noce di burro e fate sciogliere quindi aggiungete gli spinaci ancora umidi.
Fate cuocere a fiamma media, e salate mentre cuocete, fino a che gli spinaci saranno passiti ma ancora lievemente croccanti.
Mettete da parte.
Rigatino croccante - per 4 persone
50 g di rigatino Toscano
Fate scaldare bene una padella antiaderente. Con una pinza posate delicatamente le fettine di rigatino e fatele rosolare a fiamma media, da entrambi i lati, fino a che non saranno di un bel colore bruno dorato.
Mettetele su un foglio di carta assorbente e tamponatele in modo da asciugarle dal loro grasso. Tenete da parte al caldo.
Crumpets (ricetta dal libro Bread di Paul Hollywood)Ingredienti per 10-12 crumpets175 g farina 0175 g farina 0014 g di lievito naturale disidratato (io ne ho usato 8 g)1 cucchiaio di zucchero semolato350 ml di latte tiepido150-200 ml di acqua tiepida1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio1 cucchiaino di saleolio di girasole per cuocere (io ho usato una sola spennellata di burro ghee per il primo crumpet)Mettete entrambe le farine in una larga ciotola (io ho usato la planetaria) e mescolatevi il lievito. In una tazza, sciogliete lo zucchero nel latte tiepido quindi versatelo nella miscela di farine. Impastate per 3/4 minuti fino ad ottenere una pastella piuttosto densa. Il tempo di lavorazione aiuta la pasta a sviluppare la forza proteica assicurando ai crumpets di sviluppare i caratteristici fori nella cottura. Coprite la ciotola e fate riposare per almeno 1 ora.L'impasto lieviterà e poi comincerà a collassare. Quello è il momento per passare alla seconda fase della lavorazione, in quanto i lieviti avranno sviluppato il glutine necessario a dare ai crumpets la loro struttura consentendo loro di crescere in cottura.In una tazza mescolate 150 ml di acqua tiepida con il bicarbonato ed il sale. Versate il liquido lentamente e mescolate delicatamente fino ad ottenere una pastella densa ma fluida. Fate riposare per 20 minuti coperta. Sulla pastella compariranno dei piccoli fori.
Scaldate una padella antiaderente dal fondo spesso (o una piastra liscia).Imburrate dei coppapasta da 7/8 cm di metallo e spennellate la piastra.Appoggiate gli anelli e versatevi la pastella per 2/3 della capacità di ogni anello. Il primo crumpet sarà il vostro tentativo per dosare la temperatura che non deve essere alta. La cottura deve essere lenta e bassa.Dopo 6/8 minuti vedrete la superficie dei crumpets riempirsi di piccoli fori. E' il momento di girare il crumpet con estrema delicatezza, con una spatola e proseguite la cottura per altri 2/3 minuti.Rimuovete l'anello di metallo, se necessario usando un coltellino affilato. Dopo il primo crumpet, potrete proseguire con la giusta temperatura per il resto della vostra pastella. I crumpets possono essere serviti interi o a metà, con burro, confetture, sciroppi. Ma anche con un uovo in camicia ed abbondante salsa.
Salsa Mornay (ricetta di M. Roux) per 4/6 persone- 30 g di burro- 30 g di farina- 500 ml di latte- un pizzico di noce moscata grattuggiata al momento- sale e pepe bianco grattuggiato al momento- 3 tuorli - 50 ml di panna densa (o crème fraiche)- 100 gr di gruyere.Preparare la besciamella sciogliendo il burro in una casseruola dal fondo spesso su fuoco basso, aggiungendo la farina e mescolando con una frusta. Cuocere per 2/3 minuti per ottenere un roux bianco. Versate il latte freddo sul roux e sempre mescolando portate a ebollizione su fuoco medio. Quando inizia a bollire , abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per 10 minuti mescolando spesso. Insaporite a piacere con noce moscata, sale e pepe.Mescolate in una ciotola i tuorli con la panna e versateli nella besciamella, sempre mescolando. Lasciate sobbollire la salsa per 1 min. ci.ca mescolando di continuo, quindi togliete dal fuoco e versateci a pioggia il formaggio grattugiato. Mescolate finche non è sciolto, assaggiate e regolate di sale e pepe se necessario. E' perfetta su verdure bollite, per i maccheroni al formaggio e nelle crepes al pollo e funghi.
Assemblate il vostro uovo alla Benedict, appoggiando un crumpet sul piatto di portata, un ciuffetto di spinaci saltati sui quali sistemerete con delicatezza l'uovo in camicia. Versate sull'insieme due abbondanti cucchiaiate di Salsa Mornay che si sposa splendidamente con gli spinaci grazie alla presenza del formaggio, in questo caso del Gruyere e servite con il rigatino croccante.
Mini Cinnamon raisin loaf (dal libro Joy of Cooking - all about Breakfast di Irma Rombauer)
Ingredienti per 4 mini stampi per plumcake da 12x5 cm
4 g di lievito naturale disidratato
3 cucchiai di acqua tiepida
225 ml di latte tiepido
5 cucchiai di burro fuso + 3 per le finiture
3 cucchiai di zucchero semolato + 2 per il ripieno
1 uovo grande
1 cucchiaino di sale
240 g di farina 0 + ulteriore 60 g fino a 120g in base all'assorbimento
80 g di uvetta sultanina
2 cucchiaini di cannella in polvere
1 uovo
Questo è un pane molto amato per la colazione americana e spesso si trova servito in rolls.
Nella ciotola della planetaria, versate il lievito e l'acqua tiepida ed attendente che si sciolga completamente 5 minuti c.ca)
Aggiungete il latte che avrete intiepidito, 5 cucchiai di burro fuso, 3 cucchiai di zucchero, l'uovo ed il cucchiaino di sale.
Mescolate con il gancio a bassa velocità quindi quando gli ingredienti sono amalgamati, aggiungete 240g di farina setacciata.
Impastate e noterete che il composto sarà piuttosto liquido e appiccicoso.
Cominciate ad aggiungere il resto della farina, poco a poco, fino a che il vostro impasto non prenderà elasticità e consistenza, restando umido ma non appiccicoso, e la ciotola sarà pulita sui lati (c.ca 10 minuti o più).
A questo punto mettete l'impasto su una tavola infarinata e lavorate la vostra palla qualche minuto per poi trasferirla in una ciotola di plastica oleata.
Coprite con pellicola o un canovaccio e fate lievitare per almeno 1h30 8deve raddoppiare di volume).
Mentre l'impasto lievita, fate ammollare l'uvetta in acqua calda per almeno 10 minuti. Strizzatela bene e tenete da parte.
In una ciotolina mescolate i due cucchiai di zucchero con 2 cucchiaini di cannella in polvere.
Una volta che la pasta sarà bella gonfia, trasferitela sulla spianatoia infarinata, fatene uscire l'aria schiacciandola con le mani quindi con un matterello stendetela delicatamente ottenendo un rettangolo lungo c.ca 40 cm e largo 25 dallo spessore di 5/6 mm.
Con un pennello spennellate 2 cucchiaini di burro sulla superficie, cospargete con la metà dello zucchero alla cannella e distribuite bene l'uvetta.
Arrotolate la pasta dal lato lungo e cercate di sigillare il bordo con le dita.
Imburrate gli stampini da plumcake.
Tagliate la pasta in 4 rolls lunghi 10 cm c.a e trasferiteli ognuno nel proprio stampo. Fate lievitare ancora per 1 ora fino a che non abbiano raddoppiato di volume.
Preriscaldate il forno a 190°C
Sbattete l'uvo rimasto e spennellate le pagnottine, quindi cospargete dello zucchero alla cannella rimasto.
Mettete in forno per c.ca 35/40 minuti, fino a che la superficie sia bella bruna e croccante.
Togliete dal forno ed ancora caldi, spennellateli del burro fuso rimasto. Fate raffreddare su una griglia e servite tiepidi.
E con questa ricetta partecipo come sempre con grande piacere all'MTC di Ottobre