American hustle – jennifer lawrence non inganna, forse

Creato il 10 gennaio 2014 da Cannibal Kid
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American Hustle - L'apparenza inganna (USA 2013) Titolo originale: American Hustle Regia: David O. Russell Sceneggiatura: Eric Singer, David O. Russell Cast: Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner, Louis C.K., Jack Huston, Michael Peña, Shea Whigham, Alessandro Nivola, Elisabeth Röhm, Adrian Martinez, Robert De Niro
Genere: omni genere
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Jennifer Lawrence, per fortuna di noi tutti, ha deciso di chiudere il duemilatredici ed aprire con la stessa prepotenza il duemilaquattordici, alla faccia di chi pensa ancora di poter non amare il Cinema e perfino di quel bollito del mio antagonista MrFord, capace di rinsavire alla vista delle tette, volevo dire delle qualità attoriali della Jennifer di noi tutti. Quando poi al suo fianco si schiera un altro attore cannibale di culto come Christian Bale, il successo è assicurato. Ma sarà davvero così o l'apparenza di questo ingannevole nuovo film di David O. Russell rivelerà una sostanza non positiva come quella del suo più famoso lato, che lo scorso anno fu giustamente riconosciuto ai Globes e agli Oscar fino a venire inserito nella top ten cannibale di fine anno? La parola ai fatti. Sempre che quelli che racconterò qui siano quelli realmente accaduti.
Jennifer Lawrence non è assolutamente una delle attrici più fighe dotate del panorama hollywoodiano.

"David O., mi hai ingannata: avevi detto che sarei stata la protagonista assoluta!"

Questa affermazione è chiaramente una truffa, di quelle così semplici da smascherare che perfino il vecchio Ford con i suoi neuroni ormai distrutti da anni di action movies riuscirebbe facilmente a smontare. Ma esistono inganni ben più complessi ed articolati di questo, che si annidano ben bene in ogni sfumatura di American Hustle: il primo è quello che riguarda i distributori, che da bravi furbetti hanno confezionato un trailer pronto a far credere che la nostra Jennifer Lawrence, così come era stato per lo strepitoso Il lato positivo, sarebbe stata la protagonista indiscussa del nuovo lavoro di David O. Russell. E invece ci si siede comodi comodi in sala e si scopre che, per quanto straordinariamente figa dotata, la Lawrence finisce per essere un personaggio tutto sommato marginale, per quanto decisivo per la risoluzione della trama e lo scioglimento della tensione della pellicola, quando con marginale intendo troppo poco presente on screen.
Un altro inganno potrebbe essere quello del seno di Amy Adams, furbamente messo in evidenza dall'abbigliamento generosamente scollato che la pur brava interprete di The Master e The Fighter non può considerare, come non facciamo noi dall'occhio lungo del resto, al pari di quello della sempre presente, almeno in questo post, Jennifer Lawrence, che probabilmente abbigliata allo stesso modo avrebbe provocato un'impennata d'incassi alla pellicola. E non solo agli incassi.

Sfida tra scollature: chi ha la meglio?


Un altro dubbio ancora è senza dubbio quello protagonista della sequenza prenotata fin da ora come la più agghiacciante del 2014, che vede il parrucchino con riporto di Christian Bale, una cosa in grado di far impallidire perfino quello di Nicolas Cage, perfetta nel mostrare l'aspetto decisamente non gradevole del protagonista Irving Rosenfeld, esperto, ovviamente, di truffe di ogni genere. E lo stesso antieroe interpretato come sempre alla grande dall'idolo cannibalesco Bale rappresenta a suo modo un altro inganno, considerata la sua natura ambigua che nella prima parte lo mostra come fosse la vera anima nera della pellicola per poi cedere il passo rispetto al cosiddetto buono, il Richie Di Maso di Bradley Cooper, che con il passare dei minuti tanto buono non pare più, se non fosse per quel finale che rimescola una volta ancora le carte. Del resto, con le truffe va così, non siete d'accordo?

Sfida tra acconciature: chi ha la peggio?


"Visto che per questo film devo girare pochissime scene,
per ammazzare un po' il tempo vado a battere in strada..."

Ed è d'accordo anche David O. Russell, che confeziona un prodotto talmente ben fatto, recitato, fotografato, colonnasonorato da finire per risultare posticcio almeno quanto il parruccone di Irving/Bale, uno di quei film che non si arriva mai davvero bene a comprendere se si tratti di un fuoco di paglia o di una vera chicca. O almeno questo è quello che credo, ma ammetto che potrei essermi fatto troppo sconvolgere da una mancanza di Jennifer Lawrence troppo pronunciata, e dunque non aver colto la profondità del messaggio e del sibillino finale quasi scorsesiano. Ma le truffe sono come la pesca sul ghiaccio, altra attività all'aria fin troppo aperta che andrebbe bene giusto per qualche aspirante Rambo fordiano ma certo non per il sottoscritto, e basta voltare le spalle un momento per finire a mollo a fare compagnia alla fauna ittica di un lago nordamericano, cosa che, date le temperature di questo periodo, potrebbe essere piuttosto nociva per la salute. Dunque questo American Hustle potrebbe rivelarsi una bella confezione vuota oppure una discreta visione, per quanto sia presente più una Amy Adams che non una Jennifer Lawrence.
Come in ogni truffa che si rispetti, dunque, starà allo spettatore decidere se farsi infinocchiare per benino, rimanere deluso o godersi una visione non memorabile ma comunque piacevole, un po' come rispetto a questo post. Perchè, cari i miei cannibalini tutti, anche questo post è una truffa. Potrei averlo scritto io, il mitico Cannibal Kid, oppure no. Potrebbe averlo scritto Jennifer Lawrence. O David O. Russell. O purtroppo per noi tutti, potrebbe perfino averlo scritto Ford. E in questo caso il ghiaccio comincerebbe a scricchiolare. Cannibal Kid MrFord (Voto 6,5/10)

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