- L’aglio è un ingrediente irrinunciabile di molti piatti della tradizione italiana, il piccolo bulbo bianco è un rimedio naturale contro il colesterolo e l’ipertensione. Come narrano le credenze popolari e confermano le ricerche scientifiche.
- E’ uno dei pochi alimenti che divide il mondo in due; o lo si adora o lo si detesta. Nel primo caso si tende ad esagerare, mettendolo ovunque; nell’altro non se ne sopporta l’odore neanche a distanza.
- Su un fronte, però, questo bulbo mette tutti d’accordo: il valore nutrizionale, infatti non è una novità perchè sono secoli che la farmacopea gli attribuisce proprietà benefiche e curative, di recente confermate.
UNA MINIERA DI FOSFORO E POTASSIO
- Le quantità usate in cucina non permettono di soffermarsi su i grassi e gli zuccheri contenuti nell’aglio.
- Dall’analisi della sua composizione chimica, risulta un alto contenuto di acqua (80%) a fronte di una parte secca minoritaria costituita dall’8,4% di carboidrati, dallo 0,9% di proteine, dallo 0,6% di grassi e dal 3,1% di fibre alimentari.
- L’aglio è caratterizzato da elevati livelli di minerali come il fosforo (63mg. per 100gr.) e il potassio (600mg.), mentre il suo contenuto vitaminico ( sono presenti la vitamina A e la C ) è modesto. L’apporto calorico è praticamente nullo ovvero, 41 calorie per 100gr.
IL SEGRETO E’ NELLO ZOLFO
- I punti di forza dell’aglio risiedono nelle oltre 200 componenti volatili, che gli danno odore e sapore e hanno come matrice comune lo zolfo. Sono composti che si dividono in due grandi famiglie: liposolubili (ovvero che si sciolgono nei grassi) e quelli idrosolubili (cioè che si sciolgono in acqua) che hanno proprietà ossidanti e disintossicanti.
- L’elemento più interessante è l’allicina, che si forma quando l’aglio viene schiacciato o tritato; essendo efficace contro i radicali liberi e i microbi, può prevenire l’arteriosclerosi e proteggere il fegato dalle tossine.
PICCOLO ALLEATO DEL CUORE
- La medicina ha accertato che l’aglio svolge diverse benefiche azioni anche sul sistema cardiocircolatorio. Innanzitutto ha la capacità di abbassare i livelli di colesterolo “cattivo”(Ldl), alzando la frazione “buona” (Hdl): basta mezzo spicchio di aglio crudo al giorno per abbassare di circa il 10% i livelli del colestrolo nel sangue.
- Questo bulbo riesce anche a far calare la pressione arteriosa, ma è un effetto che ha vita breve. Per ottenere un calo duraturo bisogna ingerirne diversi spicchi durante l’arco della giornata.
ATTENZIONE ALLA QUANTITA’
- Dosi ancora più abbondanti servono ad ottenere un altro effetto positivo: la capacità di prevenire l’aggregazione delle piastrine e dunque il rischio di trombosi.
- Meglio comunque non abusarne: consumare quantità elevate di aglio può rendere l’alito sgradevole e provocare disturbi intestinali.
- E’ sconsigliato a chi soffre di ulcera peptica e di gastrite acuta. In questi casi si può ricorrere alle capsule di aglio concentrato, in vendita nelle farmacie.
IMMANCABILE IN CUCINA
- L’aglio si usa sia fresco che essiccato. Per il gusto penetrante e l’aroma intenso, l’aglio, in entrambe le versioni, è largamente usato nella cucina regionale, da quella piemontese (ad esempio nella bagna cauda), a quella ligure (pesto), a quelle del Centro Sud (verdure strascinate, pasta all’aglio e olio).
- In Italia ce ne sono alcune varietà tipiche: come il Rosso di Nubia, coltivato nel Trapanese, e quello di Voghiera, in provincia di Ferrara, che sono in attesa di ricevere l’Igp (Indicazione Geografica Protetta).
- Invece per il veneto Bianco Palesano è stata richiesta la Dop (Denominazione di Origine Protetta).
FRESCO O COTTO?
- Le proprietà dell’aglio sono massime nei bulbi freschi, ma anche cotto o fritto conserva gran parte dei poteri benefici, in particolare la capacità di regolare la pressione sanguigna.
- Inevitabili, da crudo, gli effetti sgradevoli che produce sull’alito. Per mitigarli, si può comunque ricorrere ad alcuni espedienti; masticare qualche foglia di prezzemolo o chicchi di caffè o semi di cardamomo.