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Anche gli squali si fanno degli amici

Creato il 22 febbraio 2012 da Zonwu
Anche gli squali si fanno degli amici
Gli squali si sono guadagnati una reputazione di spietati predatori solitari che vagano per i mari alla sola ricerca di cibo, ma la vita sociale di questi straordinari pesci è molto più complessa di quanto il cinema e i luoghi comuni ci abbiano abituato in passato.
Se si parla di lavoro di squadra e di intelligenza sociale, superare i delfini, o più in generale i cetacei, è impresa non da poco; ma una popolazione di squali pinna nera del reef (Carcharhinus melanopterus) sembra possadere un elevato grado di organizzazione sociale, con quattro comunità e due sotto-comunità che hanno formato tra loro forti legami di lunga durata.
Lo squalo pinna nera del reef è una delle specie più comuni nel Pacifico, e una delle più facilmente riconoscibili per via delle estremità nere che colorano la pinna caudale e quelle dorsali e ventrali. Sono squali che non hanno molti problemi a spingersi anche in acque molto basse (fino a 30 centimetri di profondità) per nutrirsi dei piccoli pesci, invertebrati e crostacei che popolano il reef.
I pinna nera non sono i primi squali a dimostrare i sintomi di una complessa socialità: anche gli squali martello tendono, in certi periodi dell'anno, a raggrupparsi in grandi numeri, ma fino ad ora non si sono dimostrati in possesso dello stesso livello di organizzazione sociale dei loro cugini, anche se mostrano tutte le caratteristiche necessarie per una complessa attività sociale fino ad ora ignorata dai biologi marini.
Johann Mourier, ricercatore del Center for Island Research and Environmental Study, assieme ai colleghi Julie Vercelloni e Serge Planes, ha condotto una ricerca sui rapporti sociali degli squali pinna nera che vivono nei pressi dell'isola di Moorea, nella Polinesia francese.
Durante gli studi sul campo, i ricercatori hanno analizzato circa 10 chilometri della costa settentrionale dell'isola, immergendosi per lunghi periodi fino a profondità di oltre 15 metri per ottenere dati preziosi sulla vita degli squali.
L'analisi dei dati ha mostrato che gli squali non si raggruppavano in modo caotico, ma erano organizzati in gruppi sociali secondo precise regole. "Le quattro comunità principali sono comunità composte da entrambi i sessi e che usano lo stesso spazio vitale; tuttavia, dentro queste comunità gli individui tendono ad associarsi più spesso con altri individui dello stesso sesso e dimensioni" spiega Mourier.
Nel mondo degli squali, lunghezza equivale ad età, e quindi ad un peso sociale differente rispetto agli esemplari più giovani. Negli squali pinna nera, ad esempio, la maturità sessuale maschile viene raggiunta all'età di 7 anni con una lunghezza di oltre un metro, e l'età adulta corrisponde anche ad un cambiamento del "giro di amicizie", da squali in età giovanile ad altri squali più o meno coetanei.
Mourier sospetta che gli squali si raggruppino per controllare l'aggressività degli individui più maturi, e per collaborare nella ricerca di cibo. In un'occasione, infatti, un gruppo di 4-5 squali pinna nera ha lavorato in team per dirigere e cacciare un banco di pesci che nuotava attorno ad una struttura corallina.
Altre specie di squali, come gli squali limone delle Bahamas, hanno già dimostrato di avere caratteristiche comportamentali considerate in precedenza del tutto estranee al mondo degli squali. "Siamo rimasti sorpresi nel vedere così tanti squali limone restare per molti anni nei pressi dell'isola vicino alla quale erano nati, spesso per buona parte della loro fase di sviluppo" spiega Demian Chapman, esperto di squali dell' Institute for Ocean Conservation Science.
Sia gli squali limone che i pinna nera sembrano dare particolarmente importanza all'età di un individuo: l'anzianità ha, come in moltissime altre specie marine e terrestri, una rilevanza primaria all'interno della gerarchia sociale. Ma il comportamento degli squali limone suggerirebbe che le dinamiche di gruppo di questi animali sarebbero in buona parte influenzate da altri fattori, probabilmente anche da un legame con la famiglia fino ad ora del tutto insospettato.
Se questo genere di comportamenti sociali pare sorprendente per gli squali, già da tempo è stato dimostrato che il rapporto tra la loro massa cerebrale e quella del corpo è molto simile a quello dei mammiferi. Anche se le sole dimensioni del cervello di un animale non ci consentono di stabilirne con precisione il livello di intelligenza, rimane comunque un indizio che punta alla possibilità, nel mondo degli squali, di comportamenti sociali complessi ancora sconosciuti non molto differenti da quelli osservati negli uccelli o in alcuni mammiferi.
EVEN SHARKS MAKE FRIENDS

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