Magazine Informazione regionale

Anche le muse di Ferragosto lavorano e rettificano: Arvedi crea un settimanale e la Libera è socio. Ma è Silla che cresce in società…. con Piva!

Creato il 17 agosto 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Vai a fidarti delle ispirazioni dell’ombrellone. Te l’avevo detto che non c’è da stare tranquilli. Comunque non disperarti neanche tu, lettore affamato di novità, di news, di stories, maledetto maniaco dell’informazione! In fondo ce l’ho con te, mio simile, fratello, ypocrite, perché non mi leggi! Dunque le muse di Ferragosto sono ingannanevoli e fin qui ci siamo: Piva e Arvedi resteranno insieme, per forza. Vuoi che facciano a brandelli una potenza?

Oddio. Se tieni conto del fatto (chiamiamolo fatto, si farà) che Arvedi sarà editore di un nuovo settimanale che dovrebbe decollare a novembre, e che la Libera è socio, le parti si invertono. Arvedi asso di briscola, Piva… fante, come vuoi chiamarlo? Due di denari? Non più soltanto Arvedi socio assieme alla Libera nella Società editrice cremonese che edita il giornale La Provincia, bensì anche i pilastri della Libera nell’impero arvedico.

Già corre voce di corridoio in corridoio, davanti a molte macchinette del caffé agostane, che la redazione ormai è quasi completa. Insomma un lavoro organizzativo che – bisbigliano, promettono, giurano gli autopromo del passaparola – non è nemmeno male. Questo Arvedi vuol fare scrivere, però da protagonista e ce la farà. Museo del violino, casa di riposo, tivù, settimanale.., Cremonese calcio, comunque è sempre lui “il padrone delle ferriere”. Una concentrazione di potere che deconcentra. Ma dove si va a finire se ovunque giri lo sguardo vedi il Medesimo?

Ci troviamo due ex di Cronaca, giornale estinto ma non giurassico, anzi, ai vertici del settimanale arvedico. Alessandro Rossi sarà direttore e Paolo Loda caporedattore.

Ma che Arvedi bramasse come un cervo ai rivi d’acqua di farsi più editore che mai già si sapeva. Colpisce ma non troppo, dopo tanti anni, quest’inversione di ruoli: il cavallerizzo del lavoro (senza offesa, ma in tempi di liberismo ci sono più cavalieri che dame…), e i cannoni del giornale de La Provincia in retroguardia. Di Tartara non si parla più (c’è sempre un deserto dei Tartari che aspetta turisti, si direbbe), ma la penna inquieta, è lui con la sua web tv, ancora però in collaborazione con Piva. Piva, sì, ma con una società che non ha a che vedere con il giornale La Provincia. E fin qui, anche l’ex direttore di Cronaca ha una sua coerenza: una lunghissima retromarcia fino a La Provincia sarebbe stata pericolosa per il motore. Silla dunque non crea una macchina da guerra in antitesi con il giornale degli agricoltori e dell’acciaio, lo si era capito. Si sta inserendo pure lui. Ma in vista di che cosa? C’è da pensare a una innovazione sostanziale o a una conferma dei maladetti vecchi poteri?

Tutto comunque gira attorno a La Provincia, come se il vecchio giornale volesse star pronto a scaraventarsi in nuove avventure editoriali. Mah, che tempi! I colleghi gradiranno una parola di solidarietà, ammesso che si sentano insicuri. Ma riuscirà Piva a stare agganciato ai due progetti che stanno decollando? Ma sì. Non ci sono dichiarazioni di guerra, né si mormora di piani B o C.

Piuttosto pare che Mario Silla abbia un suo vecchio pallino: quel giornale che manca tanto, quello che piaceva tanto anche se non c’era la fila all’edicola ma riusciva lo stesso a fare opinione…. Sarebbe ancora lì, nei desiderata. Resta un pallino. Va bene. Tanto è agosto.

0.000000 0.000000

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :