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Ancora Falsi Ciechi

Creato il 28 marzo 2014 da Makinsud

A Messina, in questi giorni è stato scoperto uno dei tanti casi di falsi invalidi, che popolano il panorama italiano nell’ambito delle truffe, vedendo in questo episodio particolare come protagonisti due anziani, i quali si erano spacciati per ciechi. L’accusa loro imputata è di truffa aggravata in concorso, poiché i due presunti invalidi si sarebbero appropriati illecitamente, per diversi anni, della pensione di invalidità e dell’indennità di accompagnamento, accumulando nel corso del tempo una somma pari a 125.000 euro.

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La truffa è stata scoperta dai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Santo Stefano di Camastra che, dopo una serie di sospetti nutriti nei confronti dei due anziani di 67 e 78 anni, hanno cominciato a tenere sotto controllo i loro spostamenti. Il risultato di questo monitoraggio ha dato conferma a tutti i sospetti: i due anziani si sono finti ciechi, poiché dalla documentazione raccolta è emerso in modo chiaro ed inequivocabile che riuscivano senza difficoltà a spostarsi e a muoversi aggirando con sicurezza tutti gli ostacoli, senza aiuti di alcun tipo.

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Le somme di denaro che sono finite nelle tasche dei due anziani, venivano regolarmente versate ai presunti ciechi dall’Inps, dal momento che la loro condizione di invalidità risultava in regola. A questo punto ci si domanda come sia possibile che i due anziani, per l’Inps fossero realmente invalidi. Ciò suggerisce che le responsabilità del caso non sono finite, in quanto i certificati e i documenti necessari per riconoscere la cecità assoluta ai due anziani, sono stati rilasciati da 13 medici, denunciati anche loro per truffa aggravata, falsità ideologica e falsa perizia. Pertanto sono indagati, oltre ai due anziani, i medici coinvolti nel caso, responsabili tanto quanto i falso invalidi, che si sono resi complici di un sistema di truffe e di imbrogli che va ai danni di chi realmente necessita di pensioni di invalidità e di indennità di accompagnamento, e che per ottenerli deve spesso affrontare numerosi ostacoli burocratici.

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La gravità della situazione sta nel fatto che i falsi ciechi, con la complicità dei medici che attestano la loro falsa invalidità, si sono appropriati in modo illegale di somme di denaro che spetterebbero di diritto a chi è davvero affetto da disabilità. Dal caso emerso risulta evidente che questo tipo di truffe continuano a verificarsi a causa dei silenzi e della collaborazione di alcuni medici che ostacolano la corretta assegnazione delle pensioni di invalidità, favorendo l’illegalità..


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