Roman Polanski
Niente di buono sul fronte occidentale per il regista Roman Polanski, che continua a collezionare guai, dopo gli arresti domiciliari ottenuti un mese fa per atti sessualmente discutibili su una minorenne.
La violenza sessuale è avvenuta nel 1977, ma per la fuga del regista di Rosemary’s baby dagli Stati Uniti il tribunale americano assegnato al caso non ha potuto processarlo.
Al momento Polanski ha subito gli arresti domiciliari in Svizzera nella sua casa e proprio negli ultimi giorni si sta discutendo per la sua estradizione in America, ma per ora non ha ottenuto il permesso.
Dopo quindi questi fatti e la richiesta della ragazza, ora 46enne, di non operare nessun processo nei confronti di Polanski per non rivivere momenti passati, successivamente richiesta vietata dal Tribunale di New York, è arrivata un’altra doccia gelata per il regista.
Infatti è giunta la notizia ieri che una donna pare abbia subito analoghe violenze da parte del regista anni orsono e minaccia di denunciarlo alle autorità svizzere.
La notizia è arrivata dall’avvocato della stessa, Gloria Alfred lo stesso avvocato accusatore della moglie del golfista Tiger Woods, che ha annunciato che la sua protetta potrà nei giorni a venire denunciare il regista per violenze pregresse.
Spiega anche che la decisione della sua assistita di farsi coraggio solo ora, ribadendo però che verrà spiegato in seguito alla denuncia il motivo per cui la donna in passato si sia fatta delle remore a denunciarlo.
La donna, continua la Alfred scrivendo sul sito online Tmz, leggerà un breve comunicato stampa, ma non sarà passibile di rispondere a delle domande sul caso per ora.
Ora si attende che il regista venga liberato dal suo mandato di arresti domiciliari per ricevere il giusto processo negli Stati Uniti, mentre la Svizzera prepara l’estradizione e la Alfred prepara il discorso che la sua assistita porterà nell’accusa contro Polanski.