Vorrei sgombrare il campo da qualsiasi equivoco: quanto è accaduto nel regione Lazio mi fa schifo ed è un’offesa ai cittadini che soffrono la miseria e subiscono l’elevata pressione fiscale di questo Governo dei banchieri. Non possono esserci scuse per l’ignobile sperpero di denaro pubblico commesso dagli interessati, chiunque essi siano (ma sarà la magistratura a stabilirlo).
Epperò mi dà parimenti un senso di nausea la schifosissima doppiezza morale della sinistra, che chiede a gran voce le dimissioni della Polverini, quasi che l’episodio accaduto nella regione Lazio, altrimenti noto come “scandalo Fiorito”, sia l’unico in Italia degno di essere stigmatizzato, processato e condannato.
Ecco dunque che Bersani ha sfoderato nuovamente il suo grammofono scassato: la Polverini si deve dimettere. A suo tempo, l’oggetto delle sue richieste di dimissioni era Berlusconi. Poi queste sono arrivate, ma non certo per merito suo, ma perché i banchieri hanno deciso così, seppure se ne sia dato il merito. Ora invece è il turno della Polverini.
Peccato però che Bersani non abbia usato lo stesso metro e non abbia fatto le stesse richieste davanti ad altri episodi altrettanto – e forse peggiormente – vergognosi per il nostro paese. Parlo dello “scandalo Penati” o dello “scandalo Lusi”, oppure degli scandali accaduti nella sanità pugliese. In quei casi erano coinvolti esponenti di centrosinistra, ma stranamente il PD e i suoi alleati, a partire da Nichi Vendola, se non hanno negato diretti coinvolgimenti, hanno fatto dichiarazioni sottotono, quasi sussurrate. E i giornali amici? Se non hanno parlato, hanno relegato le relative notizie in terza o quarta pagina, quasi fossero episodi marginali.
Questa doppiezza morale nel trattare gli scandali della politica nostrana è per me peggiore di qualsiasi festino in cui ci si vesta da maiali. Perché denota ipocrisia ed è un gioco partigiano in cui si tenta sempre di contrabbandare l’avversario per il delinquente incallito, e se stessi per gli eroi senza macchia e senza paura.
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La verità è però un’altra: certi sistemi – dal sistema Sesto a quello Fiorito, passando per la sanità pugliese e Lusi – sono esecrabili e condannabili in egual misura, e i partiti ai quali certi esponenti politici fanno riferimento dovrebbero farsi un esame di coscienza: perché se questi episodi accadono, accadono proprio perché sono i partiti che, approvando certe leggi, li favoriscono. Ma tutti restano zitti e si fanno gli affari loro… almeno finché qualcuno non scoperchia la fogna!