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Ancora sugli scooter della mia giovinezza

Da Motociclistidatavola
Ancora un tuffo nel passato. Gli scooter ci hanno omologato l'adolescenza ma noi, da bravi ribelli, li personalizzavamo. C'erano alcune operazioni fisse che si facevano sui mezzi nuovi. Via gli adesivi, a meno che non guidasse uno scooter da tabaccaio (City Lucky Strike oppure SR Chesterfield), in quel caso si tenevano. Altra eccezione era il CR50Z cui venivano lasciati. Il Thyphoon perdeva subito il nome, il quadrato porta numero sullo scudo e quelle specie di fiamme monocolore sui lati. L'Aprilia SR diventava monocolore subito, nero o viola scuro a seconda del modello (urban?!). All'epoca nove caschi su dieci li si prendeva al concessionario con lo scooter. Caschi neri con adesivi variopinti. Anche gli adesivi dei caschi duravano pochissimo, nonostante le raccomandazioni dei genitori. Al Typhoon veniva anche tolto il codino posteriore, l'appendice grigia, ed era necessario comprare dei tappi per chiudere i buchi. Altra cosa, via le manopole originali e Progrip colorate. L'unico incidente in scooter della mia vita mi è capitato mentre andavo a comprare le Progrip per unnsmico che stava cambiando colore al suo Cagiva City. Non ricordo cosa si usasse ma era usanza annerire le frecce posteriori. Forse lo facevamo con un pennarellone. Poi saltava la marmitta, per tutti. Rigorosamente controvento, Arrow o Leovinci che fosse doveva essere controvento. Questi erano interventi estetici, per lo più. Un'altra volta magari i racconto cosa accadeva dentro al motore.

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