Ci sono politici , alti funzionari dello Stato, prefetti e poi ministeri , caserme, istituzioni religiose nella nuova lista di 400 nomi che ha beneficiato di ristrutturazioni gratuite. Ci sono decine di milioni di euro sottratti alle casse dello Stato.
La magistratura di Perugia chiude le indagini sugli appalti concessi per i Grandi Eventi ed individua chi ha beneficiato di soldi e favori. Nei 40 faldoni è raccontato il sistema messo in piedi dal costruttore Anemone – e da Bertolaso e Balducci – per fare soldi con i lavori concessi dallo Stato e con le ristrutturazioni gratuite.
Un meccanismo che secondo la Guardia di Finanza ha consentito all’imprenditore di evadere al fisco oltre 70 milioni di euro. Soldi che si cercherà di recuperare con il sequestro di tutti i suoi beni , compreso il Salaria Sport Village per un totale di 50 milioni di euro. Bertolaso e Balducci sono accusati di aver ottenuto denaro e altre utilità. Si scopre che entrambi avrebbero utilizzato alcuni prestanome per occultare i benefici ricevuti. Il provveditore avrebbe avuto un cassiere presso il ministero dei Trasporti , mentre il Capo della Protezione Civile avrebbe contratto alcuni contratti sulla moglie e il cognato.
L’incrocio delle testimonianze degli operai che hanno effettuato le ristrutturazioni , ha permesso di ricostruire la mappa dei lavori fatti da Anemone. Il Viminale era una delle istituzioni che Anemone curava in esclusiva grazie all’incarico ottenuto da Balducci e così si spiegano gli interventi nelle strutture della polizia , nei commissari e nelle case dei prefetti.
Nel nuovo elenco compaiono l’ex prefetto di Roma Carlo Mosca , l’ex ufficiale della Finanza Salari, l’alto funzionario della Funzione Pubblica Maurizio Cavoli, l’economo dell’Esercito Gelosi, l’ingegnere del Genio Civile Rapisarda.
Il Gruppo Anemone ha creato una contabilità criptata, che poteva essere letta solo mediante appositi codici numerici. E la lettura ha consentito di trovare un’evasione di 77 milioni e mezzo di euro.
Bertolaso testimonio che la moglie ha avuto un incarico nel Salaria Sport Village per il rifacimento dei giardini, mentre suo Cognato era un bravo ingegnere. La verità è ben diversa . Nel 2003 con la società Le Grand Bleu , il cognato si occupa di cinema. La svolta arriva nel 2005 quando Anemone gli propone di sovrintendere alla contabilità dei lavori di ristrutturazione della Caserma Zignani , destinata a sede del Sisde , il servizio segreto civile. Piermarini ottiene un contratto da 35 mila euro.
Tra il 2007 e il 2009 Piermarini ottiene 4 bonifici dell’importo complessivo di 287 mila euro per lo svolgimento dei Lavori al G8 e per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, oltre 67 mila euro per l’emergenza nella Laguna.
Anche Per la moglie di Bertolaso non andò male. Tra il 2004 e il 2007 ottenne 4 incarichi per 114.550 euro. Il 15 ottobre 2004 arriva un bonifico da 25.650 da Italferr spa. Il 30 maggio 2005 altri soldi dalla stessa azienda. Il 22 settembre 2006 un bonifico dalla Sac , società collegabile al gruppo Anemone. Per finire il 5 aprile 2007 arrivano i soldi dalla Redim, che fa parte del Gruppo Anemone per la progettazione dei spazi verdi e parcheggi del Salaria Sport Village.
Il cassiere di Balducci era Giancarlo Farinelli , responsabile della divisione qualificazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un ruolo nella gestione delle finanze viene attribuito anche a sua moglie Leonetti , che secondo la denuncia risulta essere intestataria di un conto corrente bancario acceso presso la Bmp, di conti correnti in Svizzera e a San Marino , dove sono transitati svariati miliardi.
Gli atti processuali dell’inchiesta sui Grandi Eventi rivelano come decine di operazioni finanziarie siano passate sui conti correnti intestati allo Ior, la Banca Vaticana. Il sacerdote Don Evaldo conservava una chiavetta Usb che ha fatto scoprire la gestione diretta di almeno 50 conti correnti, dei quali 13 erano intestati allo Ior e servivano a movimentare soprattutto valuta straniera.
L’interesse dei pubblici ministeri si è concentrata sui risultati dell’ispezione della Banca d’Italia sui sei conti che l’economo gestisce presso la Banca delle Marche , la stessa utilizzata da Anemone per prelevare i soldi utilizzati per comprare gli appartamenti al ministro Scajola , al generale dei Servizi Segreti Pittorru , al genero del funzionario del Ministero dei Trasporti Incalza. La cricca usava i conti per occultare parte del proprio denaro. Bankitalia scrive che nei conti sono stati movimentati 18 milioni di euro. Da segnalare un bonifico di 100 mila euro proveniente dallo Ior. In uscita figurano prelevamenti in contanti per oltre 4 milioni di euro.