Non mi ritengo un appassionato del genere, però ricordo il film come uno degli horror-noir meglio riusciti. L’incubo ricorrente dello spaesato detective (una ventola incastrata nella finestra di un grattacielo, dal quale proviene un urlo agghiacciante) evoca angosce ancestrali: la predestinazione, l'impossibilità di una redenzione, l’esistenza del Male personificato. L'inesorabile discesa negli inferi assume le sembianze della griglia metallica di un ascensore che si richiude alle spalle del condannato, diventato finalmente consapevole di un'orribile verità.
Il barocchismo anni '80 di Alan Parker, altrove fastidioso, trova qui una giustificazione estetica, intasando le atmosfere di sudore stagnante e visioni di morte. Qualche ridondanza: De Niro non avrebbe bisogno di fare le facce per ammiccare alla vera identità di Louis Cyphre (basterebbe pronunciare il nome alla francese). Si tratta però della miglior interpretazione di Mickey Rourke fino a The Wrestler.
Angel Heart - Ascensore per l'inferno, di Alan Parker, con Mickey Rourke, Robert De Niro, Lisa Bonet, Charlotte Rampling (Usa, 1987, 113'). Giovedì 2 febbraio, ore 21,00, Iris Tv.