Per quale motivo i ricchi non dovrebbero evadere il fisco? La legge in fondo è con loro: tra scudi fiscali, prescrizioni praticamente certe vista la durata dei processi, pene blande e la pelosa umanità del potere che sa riconoscere i suoi figli, il rischio è poco e il guadagno stratosferico. Per i poveracci, si sa, sono guai, arriva Equitalia, ti toglie la macchina, la casa, fa sentire tutto il peso dello stato padrone anche in caso di semplice ritardo o di somme modeste.
Ma sopra a certe cifre la musica cambia: così Angiola Armellini, ereditiera del messia dei palazzinari, il celebre Renato, ha fatto sparire due miliardi, ha tenuto nascosti al fisco 1243 appartamenti di lusso, ma grazie agli “scudi” rischia una condanna che nel peggiore dei casi le costerà 10 milioni e che arriverà fra qualche anno, sempre che qualche amnistia non la sollevi anche da questo pourboire da dare allo stato. Guadagno netto, quattro volte l’elemosina dell’emiro del Kuwait per togliersi di torno Letta e spillarci fior di interessi. L’enorme risparmio è quello infatti che comporta l’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale che il pm della procura di Roma ha ipotizzato nei suoi confronti, una volta depotenziata dagli scudi. E naturalmente niente sequestri di beni, niente carcere, niente fastidi o penose telefonate umanitarie da parte della Cancellieri.
Del resto la stessa accusa è stata rivolta a 11 consulenti italiani e stranieri che si occupavano di trovare nascondigli fiscali per quei due miliardi a Monaco, Svizzera, nuova Zelanda, Bahamas, Lussemburgo e via dicendo: una matassa inestricabile che è già di per sé una difesa efficace e una garanzia di tempi biblici per il processo. Ora mi chiedo come si possa, di fronte a casi così eclatanti e a un sistema legislativo e giudiziario che sembra fatto apposta per premiare il “delitto”, pensare di ricreare nel Paese una cultura della fedeltà fiscale. Anzi è il modo migliore per dare a tutti un alibi per nascondere il più possibile e anche una sorta di rabbiosa rivolta nelle persone che cercano di rimanere oneste o vi sono costrette.
Così l’Angiola custode degli evasori non solo ha goduto con tutta evidenza di molti e potenti appoggi ( vedi qui ) grazie ai quali ha potuto occultare per molti anni un patrimonio di quel genere, ma adesso che è stata beccata si trova a godere di un gigantesco sconto, dimostrando che sarebbe stata pazza a fare l’onesta. E del resto nella palude Italia pulizia e onestà stanno diventando decisamente fuori luogo.