Debbo confessare che questi biscotti li ho scoperti proprio per caso.
Stavo cercando una ricetta in francese della torta di mele alsaziana per confrontarla con quella che ho sul mio quaderno delle ricette, presa da "La prova del cuoco" diversi anni fa, quando sono stata attratta dalla foto di questi biscotti.
In un primo momento credevo fossero dei macarons, il famoso "piede" del macaron c'era anche se leggermente interno rispetto alla cupola del guscio.
Già stavo per ignorare quella foto visto che il mio primo incontro con i macarons non è stato dei più felici.
Infatti volevo farli per i 18 anni della nostra "piccola" a dicembre scorso, da tempo mi stavo studiando i due sistemi (con meringa all'italiana e con meringa alla francese), avevo quindi deciso di vincere il timore che avevo e di farli color bleu Tiffany come l'abito della festeggiata e farcirli con una crema al cioccolato bianco.
Tutto bene, il colore era perfetto, il macaronage eseguito secondo le istruzioni, la consistenza era quella giusta, avevo rispettato il croutage (il riposo dei macarons già stampati sulla carta da forno perchè la parte esterna del macaron si asciughi), metto nel forno tutta orgogliosa e quando li tiro fuori..............erano o collassati su loro stessi o non avevano affatto sviluppato il famoso piede, praticamente da buttare!
Però in quella foto con erano accoppiati con la farcitura nel mezzo, così ho voluto vedere di cosa si trattasse.
Non erano macarons, ma dei biscottini natalizi caratteristici dell'Alsazia (ma il nome fa capire che sicuramente li facciano anche nella confinante Germania) ed erano all'anice, che io adoro!
Potevo resistere e non farli?? Assolutamente no e quindi eccomi in Alsazia con gli Anisbredle.
L'Alsazia confina a nord e a est con la Germania, a sud con la Svizzera, a sud-ovest con la Franche-Comté (già visitata con la ricetta del Papet jurassien) ea sud-ovest con la Lorena.
Il capoluogo è Strasburgo, attuale sede del Parlamento europeo e del Consiglio d'Europa.
L'Alsazia manifesta la sua passata appartenenza alla Germania con il proprio dialetto, l'architettura così come la tradizione culinaria.
Le Due Torri dei Ponti Coperti di Strasburgo (foto di Edelseider da Wikipedia)
La Maison Kammerzell del XV secolo a Strasburgo (foto di Kapipelmo da Wikipedia)
Cattedrale Notre-Dame di Strasburgo (foto di Quedzada Wikipedia)
Colmar, il quartiere Petit Venice (foto di Tizianok da Wikipedia) L'antico Monastero del Monte Sainte-Odile sui Vosgi ora trasformato in hotel (foto di Neuceuda Wikipedia) |
Ingredienti: (per 38 anisbredle)
- 250 gr di zucchero semolato
- 225 gr di farina
- 2 uova
- 2 cucchiai di semi d'anice
- 1 pizzico di lievito in polvere
- 2 cucchiai di liquore d'anice
Si aggiungono quindi con un cucchiaio di legno, mescolando dal basso verso l'alto, la farina con il pizzico di lievito, i semi d'anice misti ad un pò di farina ed il liquore.
Inserire quindi l'impasto nella sac à poche con beccuccio tondo da cm 1,5 e formare sulla teglia ricoperta di carta da forno delle cupoline come per i macarons.
A questo punto bisogna far asciugare la superficie dei biscotti lasciando la teglia a temperatura ambiente, lontana da correnti d'aria, per 12 ore.
Questa fase è importantissima per la riuscita dei biscotti.
Trascorse le 12 ore far riscaldare il forno a 180° e far cuocere i biscotti per 12 minuti.
La cupola dei biscotti deve rimanere chiara mentre formeranno un piede, come nei macarons, che sarà dorato.
Staccare i biscotti dalla carta da forno una volta freddi.
Questa volta la cottura non mi ha tradita, la cupola è rimasta chiara e bella gonfia, il piede è venuto ed è di un bel color dorato.
Sono deliziosi, croccanti fuori e morbidi dentro.
Anche questa ricetta fa parte della raccolta dell'Abbecedario culinario europeo che per la Francia è ospitato da Elena dello "Zibaldone culinario" .