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Annullate i fanti, ma lasciate stare i santi!

Creato il 09 settembre 2011 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Annullate i fanti, ma lasciate stare i santi!Provateci voi a dire ai napoletani che san Gennaro sarà festeggiato di domenica, c’è di mezzo il miracolo e la cultura partenopea. Il sangue del loro santo si scioglierà  adattandosi alle esigenze terrene? Impossibile cambiarne la data visto che ad essa è anche direttamente connesso il prodigio della liquefazione del sangue che rappresenta la storia, la religione, la tradizione , insomma l’identità della città e non solo… a lamentarsi sono anche i tour operator: “Così il turismo religioso rischia la crisi”.

Dunque, San Gennaro non si tocca.

Annullate i fanti, ma lasciate stare i santi!
È rivolta contro la manovra Tremonti che impone l’accorpamento delle festività religiose e laiche per risollevare l’economia italiana. Ma come spiegarlo ai napoletani che san Gennaro deve fare il miracolo di domenica? La decisione di annullare la festa da parte del Governo ed incorporarla nei giorni festivi ha scatenato la protesta dei napoletani, che da secoli, ogni anno il 19 Settembre celebrano il rito tradizionale della liquefazione del sangue. Lo spostamento delle celebrazioni dedicata al patrono della città non può essere accettata sostengono i tanti fedeli  devoti al santo. Secondo il Cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe non è un evento che dipende dall’uomo, ma da Dio che ha consentito di celebrarlo.

I rappresentanti politici  si uniscono  al resto dei napoletani per dire no: la festa di San Gennaro non si tocca, neanche in tempo di crisi. E così anche il sindaco mette  la sua firma accanto a quella di altri 6000 partenopei, illustri e meno illustri, per far cambiare idea al governo.

Annullate i fanti, ma lasciate stare i santi!
In realtà per quest’anno la festa di san Gennaro, che cade lunedì 19 settembre, è salva: l’accorpamento delle feste patronali alla domenica, previsto dalla manovra approvata al Senato, sarà in vigore solo dal 2012. Ma per allora bisogna attrezzarsi e quindi sul sagrato del Duomo di Napoli la raccolta firme prosegue senza sosta con tanto di fantasia napoletana che ha già provveduto a gadget e  magliette con la scritta ” I love San Gennaro”.

Annullate i fanti, ma lasciate stare i santi!
Ma se non si tocca la festa dei Santi Pietro e Paolo per Roma, si deve lasciare anche quella di Sant’Ambrogio per Milano, con tanto di prima della Scala e assegnazione degli Ambrogini.  E allora anche il sindaco Pisapia scende in prima linea nella battaglia per salvare la festa di Sant’Ambrogio, sulla quale rischia di abbattersi la mannaia del provvedimento “taglia-feste” della manovra. Anche qui proteste e petizioni, che puntano a salvare la data del 7 dicembre, che quest’anno cade di mercoledì, dall’accorpamento alla domenica, come previsto dalla manovra del governo per le feste patronali di tutte le città, tranne quella di Roma del 29 giugno. ”Per Milano salvare la festa di Sant’Ambrogio è un tema fondamentale, è un momento molto importante della vita e della memoria personale e collettiva della città”, parole dell’assessore alla cultura meneghina.

Annullate i fanti, ma lasciate stare i santi!
In conclusione si conferma la precisa peculiarità italiana che con devoto fervore insorge compatta per i “valori religiosi” ma che è in grado di subire soprusi e angherie con più comprovata accettazione.

 


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