The social network
Durante la stagione passata sono stato il responsabile degli eventi cinematografici alla Università LUISS di Roma, e sono stato orgoglioso dei risultati raggiunti, positivi quanto inaspettati, e parzialmente visibili sul nuovo sito, ancora in costruzione: http://www.cineforumluiss.it/. Risultati raggiunti assieme ai miei amici e colleghi, ai quali ho passato il testimone quest’anno, vista la mia fresca laurea in Giurisprudenza, conseguita proprio qualche giorno fa. I nuovi responsabili mi hanno da subito impressionato per la loro voglia e determinazione, ma soprattutto per gli slogan che hanno inventato per convincere gli studenti a partecipare, come ad esempio:
“Chi manca la prima, gli vengono i brufoli“, “Chi perde l’anteprima, Odino lo fulmina“, “Se non vieni al Cineforum LUISS, diventi cieco“.
Il giorno 4 novembre 2010 c’è stato un evento indimenticabile (oltre alla mia laurea): L’anteprima nazionale del film che fa luce sul fenomeno sociale più imponente degli ultimi anni, dopo il cioccolatino al caffè: The social network. Il film su Mark Zuckerberg, l’inventore di Facebook. La sala cinematografica Admiral di Roma, affittata per l’occasione dalla Sony Pictures per gli studenti della LUISS, era piena. 400 ragazzi hanno partecipato alla serata per vedere in anteprima il film americano diretto da David Fincher che, in Usa, ha incassato più di 23 milioni di dollari, svettando in testa ai Box Office. Inoltre la critica lo ha accolto positivamente, come ha felicemente sottolineato la bella media educator Cinzia Bancone sul suo blog: http://www.cinziabancone.it/. La serata è stata bella, interessante e intensa, animata da un dibattito con ospiti illustri: Il direttore generale della LUISS Pier Luigi Celli, il Professore di diritto del lavoro della LUISS ed editore del social network Dillinger.it Michel Martone, e il Professor Paolo Marzano, titolare della cattedra di Tutela della proprietà intellettuale della LUISS.
Personalmente ho avuto la fortuna di vedere il film in lingua originale, prima di tutti, prima di novembre, negli studi della Sony di Roma, grazie al loro graditissimo invito. Ma ora voglio vederlo in italiano. Il film inizia con il protagonista che vuole farsi notare dai circoli studenteschi della sua Università (Harvard), e per farlo decide di creare un sito web che raccolga la vita sociale dell’Università: amici, foto, profili, tutto. E decide di mettere le informazioni on-line. E da qui parte la storia. Da qui inizia la fama, e i guai. Avrete capito che non ero presente alla serata del 4 novembre, per ovvie ragioni (mi ero laureato due ore prima), ma il mio amico Valerio Aiuti, presente, me l’ha raccontata, così:
Durante il suo intervento introduttivo Celli ha affermato che si augura che anche tra i “Luissini”, possa presto nascere un Mark Zuckerberg; che maturi qualcuno che inventi qualcosa per rendere l’Università ancora più famosa nel mondo.Avrete capito che non ero presente alla serata, per ovvie ragioni (mi ero laureato da due ore), ma il mio amico Valerio Aiuti me l’ha raccontata, così:
Il prof. Martone invece ha invogliato i giovani spettatori e uditori a provare, a rischiare, nelle scelte della vita, senza la paura di sbagliare. Poi c’è stato un simpatico siparietto tra il prof. Marzano, che ha tentato invano di difendere la SIAE, intesa come l’istituzione che protegge un diritto d’autore sempre meno rispettato dai social network, e un coraggioso prof. Martone, che da sempre sta dalla parte di chi scarica tutto dalla rete.
Il film è stato immenso, ritmato da un montaggio perfetto, e dalla colonna sonora di Trent Reznor. Sceneggiatura sapiente, per niente retorica, da vedere per svelare i retroscena di un fenomeno di proporzioni planetarie e per pensare anche un po’ a noi stessi e alla nostra privacy. Un film che ti rimescola e ti fa venir voglia di spaccare il mondo, ma che contemporaneamente ti fa capire anche che cosa significa spaccare il mondo. Vi lascio con il sottotitolo del film, che è significativo e fa riflettere: “Non arrivi a 500 milioni di amici senza farti qualche nemico”. Per chi non c’era, il film arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 12 novembre. Buona visione.
Durante la stagione passata sono stato il responsabile degli eventi cinematografici alla Università LUISS di Roma, e sono stato orgoglioso dei risultati raggiunti, positivi quanto inaspettati, e parzialmente visibili sul nuovo sito, ancora in costruzione: http://www.cineforumluiss.it/. Risultati raggiunti assieme ai miei amici e colleghi, ai quali ho passato il testimone quest’anno, vista la mia fresca laurea in Giurisprudenza, conseguita proprio qualche giorno fa. I nuovi responsabili mi hanno da subito impressionato per la loro voglia e determinazione, ma soprattutto per gli slogan che hanno inventato per convincere gli studenti a partecipare, come ad esempio:
“Chi manca la prima, gli vengono i brufoli“, “Chi perde l’anteprima, Odino lo fulmina“, “Se non vieni al Cineforum LUISS, diventi cieco“.
Il giorno 4 novembre 2010 c’è stato un evento indimenticabile (oltre alla mia laurea): L’anteprima nazionale del film che fa luce sul fenomeno sociale più imponente degli ultimi anni, dopo il cioccolatino al caffè: The social network. Il film su Mark Zuckerberg, l’inventore di Facebook. La sala cinematografica Admiral di Roma, affittata per l’occasione dalla Sony Pictures per gli studenti della LUISS, era piena. 400 ragazzi hanno partecipato alla serata per vedere in anteprima il film americano diretto da David Fincher che, in Usa, ha incassato più di 23 milioni di dollari, svettando in testa ai Box Office. Inoltre la critica lo ha accolto positivamente, come ha felicemente sottolineato la bella media educator Cinzia Bancone sul suo blog: http://www.cinziabancone.it/. La serata è stata bella, interessante e intensa, animata da un dibattito con ospiti illustri: Il direttore generale della LUISS Pier Luigi Celli, il Professore di diritto del lavoro della LUISS ed editore del social network Dillinger.it Michel Martone, e il Professor Paolo Marzano, titolare della cattedra di Tutela della proprietà intellettuale della LUISS.
Personalmente ho avuto la fortuna di vedere il film in lingua originale, prima di tutti, prima di novembre, negli studi della Sony di Roma, grazie al loro graditissimo invito. Ma ora voglio vederlo in italiano. Il film inizia con il protagonista che vuole farsi notare dai circoli studenteschi della sua Università (Harvard), e per farlo decide di creare un sito web che raccolga la vita sociale dell’Università: amici, foto, profili, tutto. E decide di mettere le informazioni on-line. E da qui parte la storia. Da qui inizia la fama, e i guai. Avrete capito che non ero presente alla serata del 4 novembre, per ovvie ragioni (mi ero laureato due ore prima), ma il mio amico Valerio Aiuti, presente, me l’ha raccontata, così:
Durante il suo intervento introduttivo Celli ha affermato che si augura che anche tra i “Luissini”, possa presto nascere un Mark Zuckerberg; che maturi qualcuno che inventi qualcosa per rendere l’Università ancora più famosa nel mondo.Avrete capito che non ero presente alla serata, per ovvie ragioni (mi ero laureato da due ore), ma il mio amico Valerio Aiuti me l’ha raccontata, così:
Il prof. Martone invece ha invogliato i giovani spettatori e uditori a provare, a rischiare, nelle scelte della vita, senza la paura di sbagliare. Poi c’è stato un simpatico siparietto tra il prof. Marzano, che ha tentato invano di difendere la SIAE, intesa come l’istituzione che protegge un diritto d’autore sempre meno rispettato dai social network, e un coraggioso prof. Martone, che da sempre sta dalla parte di chi scarica tutto dalla rete.
Il film è stato immenso, ritmato da un montaggio perfetto, e dalla colonna sonora di Trent Reznor. Sceneggiatura sapiente, per niente retorica, da vedere per svelare i retroscena di un fenomeno di proporzioni planetarie e per pensare anche un po’ a noi stessi e alla nostra privacy. Un film che ti rimescola e ti fa venir voglia di spaccare il mondo, ma che contemporaneamente ti fa capire anche che cosa significa spaccare il mondo. Vi lascio con il sottotitolo del film, che è significativo e fa riflettere: “Non arrivi a 500 milioni di amici senza farti qualche nemico”. Per chi non c’era, il film arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 12 novembre. Buona visione.