Sorrow
Di ANTONELLA PIERANGELI
Striati filamenti
asmatici
incurvano il logorato ardore
del mio corpo,
affastellato in enigmi,
eritema del cardine che squassa
assorte dimore.
Spasimi incistati
di paura
come arcuati voli di svassi,
in paludi
astrali ed assolute
si annidano
in assiomi neuronali.
Echi di fionde assalgono
centurie
di sinapsi in parvenza di lattice,
contemplando
nella neve precoce
l’innaturale
presidio di primavera.
Si sfalda il vuoto
in un distorto clamore
di gelo,
nello spondaico gesto
del fondare eufonie,
mentre si assesta
un colpo al morire.
Nella cancrena della stasi
che avanza
col suo carico distopico
di amore,
l’ingannevole amante vorticante
danza e pena
nel gesto dell’attesa.
Oboe segnato dalla scarna
siccità del cuore,
il corpo avvampa
in parole, affastellate
in un gioco di pugnali,
come in febbrili snodi
di arterie invase.