Aperitivi culturali: incontro con il sindaco mario lucini
Creato il 13 maggio 2013 da Bagaidecomm
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Partenza con il botto per gli "Aperitivi Culturali" organizzati dal Bagai de Comm. Ospiti del primo appuntamento, tenutosi nell'Aula Magna di Sant'Abbondio, il Sindaco di Como Mario Lucini (che a breve festeggerà il primo anno di mandato) e il giornalista di Tv Espansione Andrea Bambace.L'argomento clou, e non poteva essere altrimenti, è stato il campus universitario, ma nel corso della piacevolissima ora e mezza trascorsa con il Primo Cittadino Lariano si sono toccati tutti i principali temi d'attualità. Come detto, per buona parte dell'incontro ci si è concentrati su temi universitari. Il primo progetto di Campus risale addirittura al 1972, anno in cui il Sindaco Lucini frequentava la prima superiore e nel tempo libero ascoltava i Genesis. Di acqua sotto ai ponti ne è passata parecchia e il 2012 sembra essere stato l'anno della svolta definitiva: "Abbiamo ricominciato a ragionare sull'ipotesi Campus su input del Politecnico" - afferma Lucini - "Una dettagliata analisi ha mostrato che, sparse per la città, ci sono ben 17 sedi universitarie: è chiaro che serve una razionalizzazione." Anche il passaggio successivo sembra essere, per lo meno sulla carta, molto chiaro: "per valorizzare la presenza universitaria in città, l'ideale sarebbe dar vita ad un polo umanistico nell'area di Sant'Abbondio e ad un polo scientifico nell'area di Via Castelnuovo (che comprende anche la sede di via Valleggio), che verrebbe poi collegata con il nuovo polo di San Martino." Parole che fanno subito tornare alla mente il recente dibatto su quale sarebbe il modello logistico ideale. Se da una parte la presenza di più sedi sul territorio potrebbe favorire il dialogo tra università e realtà cittadina, è pur vero che "le sedi sparse già ci sono, e non si può può certo dire che vi sia una forte integrazione." Integrazione con la realtà cittadina che potrebbe passare anche attraverso la biblioteca comunale, se non fosse che gli orari attualmente in vigore non vengono incontro alle esigenze degli studenti: "non è così semplice ma si stanno cercando soluzioni, per esempio considerando l'apertura il sabato mattina o posticipando la chiusura serale." "Comunque" conclude il Sindaco "sia secondo noi che secondo gli interlocutori con i quali ci siamo confrontati, sembra un valore positivo quello di concentrare l'attività didattica e non avere frattaglie in giro per tutta la città; al contrario si è convenuto sulla positività di avere una residenza universitaria diffusa sul territorio cittadino, perché questo crea movimento, vivacizza la città, crea relazioni con il mondo universitario." L'altra faccia di questa medaglia, come detto, è il discorso relativo alle residenze universitarie. A chi propone di utilizzare a tale scopo l'area dell'ex Ticosa, Lucini risponde in maniera chiara: "Il Comune può sicuramente muoversi per cambiare la destinazione d'uso dell'area, ma l'eventuale realizzazione delle strutture non può che essere affidata ai privati." Parlando di Ticosa, non si può non parlare di parcheggi e, estendendo un pò l'orizzonte, di ZTL all'interno della Città Murata. "Le operazioni di bonifica richiederanno ancora del tempo e al momento non è possibile prevedere quando tornerà a disposizione degli automobilisti l'area. Per quel che riguarda la Città Murata, è chiaro che bisogna unire la pedonalizzazione di determinate zone con un ripensamento delle aree di parcheggio esterne, magari coinvolgendo anche i vari autosilo presenti in città." Città Murata che è al centro anche di un altro dibattito, quello relativo alla Movida. Ogni estate si ripropone il solito problema e la soluzione non può che essere una, "responsabilizzare i gestori dei locali" in modo tale che diano il loro contributo attivo. E infine, giusto per coronare un incontro ricco di spunti interessanti, si è toccata la questione paratie. "Premettendo che io non avrei cominciato l'opera", esordisce il Sindaco, "devo trovare per forza una strada per finirla, considerando che non si può tornare indietro e che quello che finora è stato realizzato resta così com è" (anche perché la Legge Valtellina vincola la concessione dei finanziamenti alla realizzazione di opere di difesa idrogeologica, ndr). Durante questa chiacchierata, tra le altre cose, è emerso quanto sia difficile, specie in questo periodo, guidare una città come Como. Quindi, non resta che augurare al Sindaco Lucini Buon Lavoro!
Carlo Battistessa
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