Egregio Presidente, dato che la legge consente a Lei come a tutti quelli che l'hanno preceduta di prendere una cospicua buonuscita al termine del mandato e visto che Lei non è più fesso degli altri nè che, rinunciandovi, Lei possa risolvere qualcosa, La prego: SE LA PRENDA TUTTA! Poi sarebbe auspicabile, dato che evidentemente non ne ha bisogno, che la destini a qualche opera meritoria, per esempio per salvare Pompei o per le zone terremotate dell’Emilia, o per la martoriata L’Aquila. Dato che, se lasciasse la sua buonuscita allo Stato andrebbe sicuramente sprecata nel calderone degli sprechi statali, mi dia retta: SE LA PRENDA E CI FACCIA QUALCOSA DI BUONO. E non dia retta ai soliti qualunquisti da quattro soldi che le chiedono di rinunciarci. Lo dicono prendendo il caffè, parlando del più e del meno.
Luca Craia