Lettera del
senatore Pietro Ichino
a tutti gli iscritti alla Newsletter, 15 luglio 2012.
Cari amici,
come forse avrete già letto su
qualche quotidiano nei giorni scorsi, venerdì prossimo si svolgerà a Roma un’assemblea
di elettori del Pd (attuali o potenziali) che condividono il documento
firmato da 15 parlamentari democratici pubblicato sul Corriere
della Sera del 10 luglio. Questo documento e l’iniziativa pubblica del 20
luglio appaiono tanto più importanti, quanto più incerta e contrastata è stata
la risposta dell’Assemblea nazionale del Pd svoltasi sabato a Roma a questi
interrogativi:
- consideriamo,
o no, di importanza vitale per il nostro Paese il successo dell’ardito
e complesso disegno che Mario Monti sta perseguendo sul piano internazionale?
- consideriamo,
o no, di vitale importanza per il futuro del Paese e dei nostri figli (oltre
che per il successo di quel disegno di politica estera) gli obiettivi di
riforma strutturale che il Governo Monti sta perseguendo sul piano interno, in
materia di welfare, di mercato del lavoro, di
struttura delle amministrazioni pubbliche?
- intendiamo
risolvere i problemi transitori nascenti da queste riforme
(riguardino essi i sessantenni senza lavoro e pensione, oppure le eccedenze di
organico nelle strutture statali o regionali, o altro) ritornando indietro, o
sperimentando soluzioni coerenti con gli obiettivi di fondo perseguiti?
- siamo
consapevoli del rischio gravissimo che il nostro Paese sta
correndo? se sì, abbiamo una strategia migliore rispetto
all’Agenda Monti per evitarlo? se non abbiamo una strategia migliore, che cosa
aspettiamo a esplicitare il nostro impegno a perseguire fino in fondo quella
che Mario Monti sta perseguendo?
La non chiarezza della risposta
a questi interrogativi da parte di chi si candida a governare nella XVII
legislatura riduce la credibilità del Paese sul piano internazionale e in
qualche misura compromette l’esito stesso delle riforme che il Governo sta
attuando. Il documento L’Agenda Monti e l’assemblea con esso convocata per il 20 luglio
mirano a sollecitare il Pd alla chiarezza su questo punto cruciale,
che finora nelle sue prese di posizione ufficiali ha fatto difetto.
All’assemblea hanno già
annunciato la propria partecipazione numerosi esponenti di aree politiche
interne o vicine al Pd, da Luigi Covatta direttore di Mondoperaio ad Antonio
Funiciello di LibertaEguale, ai repubblicani Luciana Sbarbati e Antonio Del
Pennino, a Mariapia
Garavaglia e altri parlamentari e dirigenti democratici,
Benedetto Della Vedova (FLI), Linda Lanzillotta e Bruno Tabacci (API), e
numerosi altri.
Probabilmente verrà anche Emma
Bonino.
L’assemblea si svolgerà il
20 luglio, con inizio alle 16.30, alle Scuderie di Palazzo Ruspoli, in via
della Fontanella Borghese 56/b.
Questa lettera è indirizzata
agli oltre 10.000 iscritti alla mailinglist della Newsletter
di questo sito. A tutti coloro, fra questi, che vi siano interessati chiedo di
dare una mano a me e agli altri firmatari del documento, per il successo di
questa iniziativa, in uno o più dei modi che seguono:
- partecipando
all’assemblea del 20 luglio a Roma: in tal caso vi prego di
informarcene subito (per esigenze logistiche) con un messaggio indirizzato
esclusivamente a questo indirizzo: [email protected];
- anche non potendo partecipare
all’assemblea, comunicando l’adesione all’iniziativa con un
messaggio indirizzato esclusivamente allo stesso indirizzo:
[email protected];
– last but not least, inoltrando
questo invito a tutti gli amici e conoscenti che possano essere
interessati a fare altrettanto.
Vi ringrazio vivamente per
quello che vorrete e potrete fare per darci una mano, anche soltanto
comunicando la vostra adesione all’iniziativa, e vi saluto tutti molto
cordialmentePietro Ichino documento firmato da 15 parlamentari democratici





