appunti vegetariani, e finalmente vegetariana anch'io :)

Un pomeriggio della scorsa settimana ho partecipato ad un corso di formazione avente come oggetto la nutrizione e gli effetti che questa puo' provocare sulle malattie degenerative.
Tra le varie sezioni del corso, una era dedicata all'alimentazione vegetariana, intesa come misura preventiva nei confronti di tali patologie.
A relazionare è stata una dietista.
Ho pensato di condividere gli appunti presi durante la sua lezione, che purtroppo sono solo un misero concentrato rispetto alla vastita' dell'argomento.
Chi ha gia' intrapreso da tempo questo stile di vita piu' salutare probabilmente non trovera' scritto nulla che gia' non sappia, mentre per chi come me sta affrontando il salto di qualita' penso ci sia sempre qualcosa da imparare, e per tutti gli altri...puo' essere un'occasione per fermarsi a riflettere e interrogarsi su cosa ci buttiamo in corpo, magari immaginando le placche di colesterolo nelle arterie tipo mostri marini pronti ad ucciderci, e con questa perla capirete che sono completamente fusa.
Chiedo scusa per la pessima calligrafia, gia' scrivo male di mio, figuriamoci quando devo farlo di corsa...











Un'altra sezione del corso invece è stata dedicata all'obesita': il medico relatore l'ha definita come la piu' grande sconfitta della scienza alimentare, con numeri da paura...il fenomeno è in aumento, pochissimi obesi riescono a dimagrire e di questi la maggior parte torna ad ingrassare...perche' si punta tutto sulle diete ipocaloriche, che ovviamente non resistono in eterno, invece che sulla rieducazione ad un'alimentazione sana che duri per sempre.
Molto interessante la tabella che riporto di seguito, illustrante alcune abitudini alimentari ed il rischio di obesita' ad esse correlato - pregherei chi ha la pessima abitudine di saltare la colazione di leggere molto attentamente l'ultima riga!
Comunque ho superato con successo il test di valutazione finale del corso e aggiunto 6 nuovi crediti ECM (Educazione Continua in Medicina) a quelli che gia' possiedo.
Salva dalle sanzioni previste dal Ministero della Salute per i professionisti sanitari che non si aggiornano :)
E tornando infine alla dieta vegetariana, finalmente ci siamo.
Avevo eliminato gia' da tempo gli affettati, - sostituiti con quelli di soia - ora tocca alla carne, che consumavo solo una volta ogni 15 giorni, e al pesce, che assumevo una volta a settimana.
Continuero' invece a mangiare gli altri prodotti di derivazione animale - latticini, uova, miele - alternandoli pero' a cibi piu' tipici di un'alimentazione vegana, e faro' in modo che siano questi ultimi a prevalere.
Non escludo un futuro esclusivamente vegano, ma semmai ci arrivero', sara' per gradi e molto lentamente...ho chiuso con le eliminazioni drastiche che mi ricordano tanto il meccanismo di un disturbo alimentare.
Aggiungo una riflessione nata dopo una battutina che mi hanno rifilato in mensa qualche giorno fa', e che mi ha fatta rimanere di merda: " Chissa' adesso come ci guarderai dall'alto in basso perche' noi mangiamo carne e tu no".
Allora.
A parte il fatto che io stessa ho mangiato carne per 40 anni, quindi non vedo quale sia il motivo per cui dovrei sentirmi superiore agli altri adesso che me ne sono privata.
Io ho sempre amato gli animali, ma la mia scelta vegetariana si fonda in primis su ragioni salutistiche, e dentro di me restero' per sempre convinta che sia possibile amare gli animali anche continuando a mangiare carne - qui mi sa che faro' insorgere le associazioni animaliste vegan.
E' una convinzione rafforzata da esempi che ho sotto gli occhi nella mia vita reale.
Uno è la Graziella, che ospita nel suo garage - dal quale ha dovuto sfrattare l'auto - una trentina di gatti randagi raccolti per strada negli ultimi anni, per i quali spende tutto cio' che guadagna tra cibo, vaccinazioni e cure varie a cui devono sottoporsi quelli piu' malconci.
L'altro è Fulvio, che ha adottato uno dei beagle liberati dall'allevamento lager di Green Hill, e che una volta ha rischiato di essere investito per raccogliere dall'asfalto un gattino ferito che, senza il suo intervento, sarebbe stato travolto dal traffico.
Due esempi d'Amore nei confronti degli animali, eppure sia Graziella che Fulvio mangiano carne...cosa sono, persone false, contraddizioni viventi?
No, solo la dimostrazione di quanto affermo.
Ci sono mille modi per dimostrare rispetto verso le creature del mondo animale, anche senza passare attraverso l'alimentazione: ad esempio utilizzare prodotti per l'igiene personale e cosmetici cruelty free, oppure evitare di acquistare capi di vestiario, scarpe, stivali e borse ottenuti con la pelle e il pelo di animali scuoiati.
Scelte che ho fatto da tempo, quando ancora neanche mi balenava l'idea di diventare vegetariana.
Oppure, se vogliamo coinvolgere anche la sfera alimentare, non serve essere vegetariani per evitare il consumo di foie gras, che deriva da una delle torture piu' atroci esistenti, come la nutrizione forzata di oche e anatre, oppure di aragoste, buttate in acqua bollente ancora vive, oppure di selvaggina uccisa tramite una pratica barbara come la caccia.
Ma questo non significa che una persona che si ciba di tutto cio' sia necessariamente una persona peggiore di me, o inferiore a me.
Meno consapevole di quanto si cela dietro ogni forchettata che si porta alla bocca sì, ma peggiore perche'?
Io ho fatto la mia scelta e vado dritta per la mia strada, ma non mi permettero' mai di guardare dall'alto in basso chi non fa altrettanto, punto.